Dopo aver sbirciato fra gli articoli e i contenuti che avete apprezzato di più, tiriamo fuori una summa del meglio di Yanez nel mese di ottobre. Cominciamo da due articoli notturni e, in qualche modo, simili: Oscuro U-Bahn e Kotti Meccanica.
Il primo, ad opera di Riccardo Zamunaro e con le foto di Franco Dubini, è una narrazione distopica e irregolare, di un viaggio lungo tutta una notte, attraverso la rete ferroviaria sotterranea di Berlino, raccontato impeccabilmente. Il secondo, di Francesco Somigli, in accoppiata con la fotografa Zaira Biagini, studia, sempre nell’arco di tempo di una notte, una delle piazze più discusse della capitale tedesca: Kottbusser Tor. I due autori catturano, con le parole e con le immagini, la sostanza di un luogo talvolta atroce, ma sempre vivo, di giorno come di notte.
Sandra Simonetti ci porta nella sua Valle Camonica, raccontandola dolcemente, accarezzandola e mostrandola come un tesoro a cui si è molto affezionati e di cui si è molto gelosi. Come si vive in montagna è un’ode ad un posto che spesso è ostile, perché ha le sue regole e le sue necessità, un posto difficile, come si percepisce dalle parole di Sandra “mi ero ripromessa che una volta diventata grande non mi sarei più tenuta neanche l’orto, perché non volevo più avere a che fare né con la terra, né con questo stile di vita“, ma che riesce a catturati. Trattenerti.
Chi resta in un luogo e chi, invece, se ne va, in Gente alla Buona di Mattia Grigolo; uno spaccato sulla provincia italiana, sul paese e le persone che ci vivono e che, talvolta, sopravvivono alla sua crudeltà.
“Ricordo di un tale di San Zenone al Lambro che ha ucciso con una fucilata in faccia il proprio padre perché, per una vita, ha subito i suoi maltrattamenti. Il problema è che non sono sicuro sia vero oppure se sia una costruzione della mia mente.”
Alexanderplatz è brutta, “un luogo che non esiste, al centro di una grande città. Un luogo violentato dalla Storia e dal tempo, da quanti, negli anni, hanno deciso di affidargli la rappresentazione dolente di ogni trasformazione, per sottolineare tutto quello che non c’è.“
Dall’altra parte c’è Kreuzberg, uno tra i quartieri che più rappresentano Berlino e le sue trasformazioni, nel corso degli anni. La nostra firma Serena Montera, attraverso un bellissimo long-form dal titolo Kreuzberg Calling, mette chiarezza sulla situazione dell’M99, storico esercizio dell’attivista Hans-Georg Lindenau, attaccato e quasi distrutto dalla speculazione immobiliare degli ultimi anni.
In Sindelar è meglio ‘e Pelé, di Mauro Mondello, si parla di Matthias Sindelar, simbolo di un tempo in cui gli eroi si riconoscevano da cosa avevano il coraggio di non fare. E quella di Sindi è una favola cruda e dura, soprattutto vera, ove il nazismo, quasi banalmente, svolge il ruolo di antagonista.
L’intervista a Julian Cardona ne Il fotografo di Juàrez, la Città della Morte. Cardona è un fotoreporter di Ciudad Juàrez, sul confine tra Messico e Stati Uniti. Juàrez è considerata tra le città più pericolose al mondo, in tre anni, dal 2008, con picco massimo nel 2010, sono stati registrate 3.622 esecuzioni, con una media di 9,9 omicidi al giorno, 274 su 100.000 residenti. Estorsioni, rapimenti e omicidi restano incontrollabili.
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