9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti e curata da Linda Farata.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Carmen Barbieri, Cercando il mio nome, Feltrinelli 2021
L’esordio di Carmen Barbieri è un oggetto raro e strabiliante. In prima battuta è la lingua a colpire: inventiva e allo stesso tempo punteggiata di etimi, che interseca frasi in napoletano e citazioni dalle scritture sacre. Lo stesso polimorfismo si ritrova nella struttura che è un continuo avvicendarsi di personaggi, rievocazioni ed episodi limine tra la vita e la morte. La confusione della trama è la stessa vissuta dalla voce narrante di Anna, che alla morte del padre ha smarrito le coordinate della sua esistenza. Si trova, persa, a Roma, coinvolta in relazioni torbide, dissociata dal presente mentre ricorda Napoli, gli affetti, l’umanità di un mondo che cerca di lasciarsi alle spalle. È lei il personaggio con cui entriamo meno in contatto, perché Anna diventa lente che rifrange ciò che la circonda mentre, giovane adulta, sta cercando di capire lei stessa chi è.
Consiglio di Paola Moretti
Illustrazione di Joanna Ransome
Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri, traduzione di Paolo Dilonardo, Nottetempo 2021
Quante epifanie inaspettate può regalarti un saggio di appena centosessanta pagine? SPOILER ALERT: tantissime. Come ad esempio: il mondo occidentale privilegiato si è assuefatto all’iconografia dell’orrore; i reportage fotografici non sono oggettivi quanto pensi e no, non salveranno il pianeta; osservare immagini di corpi dilaniati dalle bombe è un atto voyeuristico – a meno che tu non sia un ufficiale medico; guardare il telegiornale non fa di te un’attivista; non comprenderai mai cosa significa vivere in una zona di guerra se non ci sei mai statə; è il sentirci sicurə a renderci indifferenti.
Davanti al dolore degli altri è una raccolta di domande lapidarie, molte delle quali lasciate volutamente irrisolte. Nel suo ultimo testo, scritto un anno prima della morte, Susan Sontag invita a riflettere sulla rappresentazione mediatica della sofferenza umana e a interrogarsi sulla propria posizione.
Consiglio di Marco Merenda
Illustrazione di Luvi Lombardi
Marzio G. Mian, Artico. La battaglia per il grande nord, Neri Pozza 2018
Ciò che più resta, di questo libro di Mian, è la densità. Densità di dati e informazioni, ma pure di esperienze e luoghi ed esseri umani. Marzio Mian racconta la battaglia per il grande Nord, spiega le conseguenze economiche, climatiche e politiche della corsa artica di Russia, Cina e Stati Uniti, ma il punto di fine e di partenza rimane sempre il luogo fisico dell’Artico, con i suoi abitanti e le sue uniche, complesse, peculiarità. Sembra banale, ma per un posto che, da sempre, esiste quasi soltanto nell’immaginario, il lavoro di rappresentazione fisica diventa decisivo, perché rende “reale”, tangibile, la storia e il futuro di ghiacciai da cui dipende gran parte della nostra prossima esistenza.
Consiglio di Michito Malombella
Illustrazione di Michele Pieretti
René Girard, Menzogna romantica e verità romanzesca, traduzione di Leonardi Verdi-Vighetti, Bompiani 2021
Com’era Girard prima di diventare Girard? Prima dell’elaborazione della teoria sacrificale (le società nascono da un atto di violenza contro vittime innocenti)?
Ce lo mostra Bompiani, che ripropone il suo saggio d’esordio, Menzogna romantica e verità romanzesca, da anni introvabile.
Come un Nero Wolfe dell’antropologia, Girard non conduce i suoi studi sul campo ma in biblioteca, e analizza le opere di grandi autori occidentali per smascherare la menzogna romantica, l’indipendenza del desiderio, e rivelare la verità romanzesca, la dipendenza del desiderio dalla mediazione di un modello amato/odiato.
Girard è stato detto l’ultimo dei giganti del pensiero occidentale. L’ultimo prima dell’arrivo di un altro gigante o l’ultimo prima della fine del pensiero occidentale?
Consiglio di Flavio Villani
Illustrazione di Daniela Spoto
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Demetrio Mese
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