9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti per Yanez Magazine e curata da Enrica Fei.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Gaia Giovagnoli, Chiedi se vive o se muore, Nottetempo 2023
Vediamo le carte, gli arcani, con il significato antico che si portano dietro; chiediamo a qualcuno di interpretarli, di modellare quel significato su di noi. Spesso finisce qui. La risposta nuda e secca alla domanda che abbiamo posto, il futuro, non sempre abbiamo il coraggio di scoprirli: ci limitiamo a leggere i segni che siamo in grado di capire, quelli che non fanno troppa paura o troppo male.
Chiedi se vive o se muore possiamo vederlo come un libro sui tarocchi, ma le carte sono il codice, non il messaggio; possiamo leggerlo come la storia di un amore tossico, ed è anche questo. Ma per accogliere tutta la verità di questo secondo romanzo di Gaia Giovagnoli dobbiamo accettare l’incomprensibile, l’irrazionale, qualcosa che sarebbe più facile definire occulto o magico, e invece è reale.
Consiglio di Sabrina Quaranta
Illustrazione di Amanda Lertora
Pilar Quintana, La cagna, La Tartaruga 2017
Un libricino come uno scrigno, un portagioie senza gioia. Una parabola della vita, il passaggio di un vangelo sconosciuto che calca la terra dal cielo all’acqua, dai crepacci alle bufere, le barche che vanno per mare e i temporali, sulla terra, che si prendono ogni cosa, affogandola.
La cagna è una favola nerissima che scorre come un filo di petrolio in una vena. Eppure è anche il senso della vita stessa, quando si appoggia al mondo animale, così semplice e definitivo.
Così difficile da accettare.
Pilar Quintana racconta il suo sporco, povero, selvaggio e violento mondo attraverso il suo corpo e quello di una cagna. Un paesaggio colombiano che non lascia scampo, su cui occorre sapere appoggiare piede e, soprattutto, sopravvivere.
Consiglio di Mattia Grigolo
Illustrazione di Diana Didì Gallese
Caterina Saviane, Ore perse. Vivere a sedici anni, Rina Edizioni 2023
Raccontarsi a sedici anni. Il fervore adolescenziale, la rabbia colma di odio e di frustrazione, le speranze racchiuse in uno sguarda disincantato. Ore perse nei vicoli, nelle stanze, in se stessi. Ore perse in rapporti amicali che appaiono indistruttibili, ma che crollano come castelli di carta. Agitazione interiore e politica, negli anni Settanta in cui Caterina scrive, sono il fulcro di ogni discussione e scelta. La crepa familiare si allarga di fronte alla separazione genitoriale. Suo padre chinato sulla macchina da scrivere, i tasti che battono, anche Caterina ha qualcosa da raccontare. Ed è tutto in queste pagine. E citando Luciano Funetta a cui è stata affidata la prefazione «In fondo cos’è questo libro, se non una storia di fantasmi e di cani?»
Consiglio di Chiara Bianchi
Illustrazione di Anna Zaccaria
Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica, Mimimum fax 2024
Raccontare un’esistenza, una vicenda umana e personale che si intreccia a quella familiare, significa raccontare la parabola di un codice linguistico, intimo e unico al mondo. Ed è questo che fa Tommaso Giartosio in Autobiogrammatica in un tentativo riuscitissimo di lessico famigliare contemporaneo che si districa tra «storie di famiglia «piene di pirati e mannequin e mamozi e signori Stirlimpetti, di pasticci e maneggi, di farciture e guarniture» e parole che fanno «girare la lingua in bocca: e ne esce uni sproposito». Tommaso Giartosio parte dallo studio e dalla rievocazione della lingua familiare per riformulare anche quel miscuglio – spesso mal riuscito, senza equilibrio né senso – che nella narrativa moderna si identifica nelle svariate forme di autofiction, autobiografia e del racconto di sé in genere. Autobiogrammatica: un racconto familiare di definizioni semantiche, prime parole per un «english child» e immagini.
Consiglio di Manuela Altruda
Illustrazione di Michele Pieretti
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Joanna Ransome
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