Streaming Addicted è una rubrica molto bella curata da Daria Tombolelli, la quale, ogni mese, cerca in quel gran pentolone che è il web tutto il meglio (e il peggio) dello streaming mondiale. Ovviamente stando bene attenta alle chicche.
Ad aiutarla Chiara Sagramola, esperta di Podcast.
UNA GIORNATA IN GIARDINO CON FRANCHINO
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La storia di Francesco Principato inizia nel 1953 a Caronia, in provincia di Messina, e si trasforma nella storia di Franchino dietro alla consolle del Seven Eleven a Montelupo Fiorentino nel 1970. È l’esordio. È quando l’uomo diventa leggenda. Ma chi è e cosa fa Franchino adesso? Una giornata nel mondo di una delle figure di spicco della musica elettronica italiana, tra erba appena tagliata, mangime per galline, uova fresche, pomodori e una stanza piena di controller, campionatori e mixer dell’epoca. Un’occhiata nel privato di un personaggio che è la definizione stessa di personaggio.
FREEGIDA
Spreaker
Linda e Penny sono due coinquiline che da uno scantinato qualunque di una casa qualunque ci parlano di sesso, così come viene, senza troppi fronzoli, senza peli sulla lingua, portando alle nostre orecchie quello che si direbbero nel segreto del loro spazio privato. “Ci chiediamo sempre: chissà se i passanti possono sentirci? Da oggi, potete sentirci tutti. Siamo Freegida, ma in realtà non lo siamo”. E voi?
P.S. Potete anche vederle, sentirle e interagirci (quando sono live) sul loro canale twitch.
FUGAZI INSTRUMENT
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Chi conosce il post-hardcore, indubbiamente conosce anche i Fugazi – le due cose sono necessariamente legate a doppio filo. Ma i Fugazi sono stati anche una delle grandi band della musica internazionale, e fanno sicuramente parte di quel ristretto insieme di “creatori di musica”, quelli che ci hanno messo qualcosa di nuovo, che hanno portato l’arte musicale un piccolo passo più avanti nel futuro. E allora deve essere stato per questo che Jem Cohen ha deciso di girare questo documentario ventun anni fa, perché anche se i dischi dicono già tanto a volte c’è bisogno anche delle immagini per raccontare la storia di chi ha lasciato il segno.
SECOND TO NONE
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Il cortometraggio animato in stop motion di Vincent Gallagher. Una storia tragicomica, molto dark e un po’ pulp, dal finale inaspettato, in cui la determinata ostinazione di Frederick Butterfield nel diventare l’uomo più vecchio del mondo, lo porta allo scontro diretto ma abbastanza sfortunato con il fratello gemello Herman, più vecchio di lui di un solo minuto.
AlphaGo – THE MOVIE
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AlphaGo è il primo programma per computer a sconfiggere un giocatore (umano) professionista di Go, il primo a sconfiggere un campione del mondo di Go, ed è probabilmente il più forte giocatore (non umano) di Go della storia.
Go, un gioco di origine cinese con alle spalle una storia lunga più di tremila anni, si gioca così. Due giocatori, che usano pietre bianche o nere, si alternano mettendo le loro pietre su una scacchiera, il goban, composta da 19×19 righe. L’obiettivo è quello di circondare e catturare le pietre dell’avversario. Una volta che tutte le mosse possibili sono state giocate, sia le pietre sulla scacchiera che i punti vuoti vengono conteggiati. Il numero più alto vince.
All’apparenza semplice il Go presenta 10 alla potenza di 170 possibili configurazioni del tabellone, cosa che ha reso per molto tempo la “vita” difficile alle varie generazioni di programmi di Intelligenza Artificiale che hanno provato un approccio al gioco. Fino a che non è nato AlphaGo, un software epico, sviluppato da Google DeepMind. E ovviamente come tutte le cose epiche merita un documentario.
SUPERMARKET
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Supermarket, secondo capitolo della trilogia dell’artista Gianluca Abbate, affronta il tema della relazione tra l’uomo e il paesaggio. “Un racconto delle città che mette in scena un mondo nel quale lo spazio vitale viene a mancare proprio per eccesso di spazio” spiega il sito Good Short Films, una frase che, in questo periodo in cui lo spazio vitale necessario alla sopravvivenza degli umani nelle società si è allargato ad un cilindro di circa un metro e mezzo di raggio, risuona ancora più forte. Ed è lì, in quello spazio, che cresce e prolifera il caso. Quello che scorre dietro alle persone che, in primo piano, scattano selfie e posano per fotografie come gioiosi turisti. Quello che altra cosa non è che un’accozzaglia grottesca di tutto ciò che succede nel mondo alle spalle dei disattenti. E che continua a succedere, fuori dal nostro cilindro, più o meno grande che sia.
JOE EXOTIC COUNTRY MUSIC “HERE KITTY KITTY”
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Se avete visto il documentario di Netflix Tiger King, sapete già di chi stiamo parlando. Per tutti gli altri: Joseph Allen Maldonado-Passage, meglio conosciuto come Joe Exotic è un personaggio americano assurdo, che è stato tutto, da candidato alla Presidenza degli Stati Uniti a proprietario del Greater Wynnewood Exotic Animal Park, fino ad essere stato dichiarato colpevole, con una sentenza di 22 anni che sta scontando in una prigione federale, per aver commissionato l’omicidio di Carole Baskin, di Big Cat Rescue, attivista per i diritti degli animali. Ma tra le varie, moltissime cose, che è stato Joe Exotic c’è anche questa: musicista country. E in questo video per niente inquietante racconta la storia/leggenda di una donna a Tampa, Florida che nel 1997 uccide il marito e lo dà in pasto alle tigri per ottenerne l’eredità. Tutto molto molto tranquillo. Davvero.
LIFE ON LOCKDOWN
Facebook/BBC4
Life on Lockdown è un progetto di Cathy FitzGerald, una scrittrice, produttrice e presentatrice inglese. “Wherever you are in the world – would you record a message for me and tell me how you’re doing? (Ovunque tu sia nel mondo – registreresti un messaggio per me raccontandomi come stai?)” questa la frase chiave del progetto che risulterà in una serie di audio documentari su bbc radio 4. Una mano tesa quella della FitzGerald a raggiungere le vite degli altri tramite i suoni che fa una quarantena.
ANALYSIS PARALYSIS
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Anton, il timido, è al parco con il suo cane dalla forma allungata. Siede su una panchina e cerca qualcuno che voglia giocare a scacchi con lui. Ma la giardiniera sopraggiunge in scena con l’orrore degli orrori: qualcuno ha calpestato la sua aiuola (ne ha le prove!) e lei non se lo farà sfuggire. Riuscirà questo episodio a cambiare la vita di Anton, fatta di difficilissime decisioni al supermercato, paranoie sulla fine del mondo, e partite a scacchi con il simpaticissimo sì, ma pur sempre cane oblungo?
THE FUNNIEST TABLE TENNIS MATCH IN HISTORY
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Jean-Michel Saive e Chuang Chih-Yuan sono grandi amici. E qualche volta amano andare al parco a giocare a ping-pong. Allora fanno tutta una serie di gag, si divertono proprio un casino. Se la ridono e se la spassano, tra un diritto e un rovescio, un saltello, una presa in giro amichevole, un’imitazione. Ecco, ora immaginate tutto questo ma in un torneo ufficiale di ping-pong, con la televisione, l’arbitro e il pubblico delle grandi occasioni. Un video che fa scompisciare, soprattutto perché i cronisti se la ridono e noi non capiamo niente (a meno che non capiate la loro lingua, qualunque essa sia) (o che magari vi accorgiate che si possono attivare i sottotitoli in Inglese).
ADAM AND EVE RAISED CAIN
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Un horror cupo e inquitante quello di Francesco Erba, regista bergamasco, che parla di violenza, solitudine, fobie e alienazione. E una fuga dalla realtà che porta Albert, il protagonista, a vivere in un seminterrato e a rifuggire la realtà che è fatta di rumori, mostri, e nemici che esistono solo nella sua mente e che Albert cerca di sconfiggere ascoltando una serie di cassettine di auto-aiuto, con scarsi risultati, o a cui tenta di sfuggire costruendo modelli in miniatura di come vorrebbe fosse stato il suo mondo. E poi il problema, si capisce, è che troppo spesso la violenza perpetrata, consapevole o inconsapevole, può generare altra violenza – e formare e crescere un adulto cattivo.
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