Streaming Addicted è una rubrica molto bella curata da Daria Tombolelli, la quale, ogni mese, cerca in quel gran pentolone che è il web tutto il meglio (e il peggio) dello streaming mondiale. Ovviamente stando bene attenta alle chicche.
AN ODE TO FEET
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ATTENZIONE ATTENZIONE: allarme pedofobia, ripeto, allarme pedofobia. Se il pensiero dei piedi, se l’essenza dei piedi, se la pianta dei piedi o il tallone, se solo il pensiero del piede o, addirittura, la sola parola piede vi provocano all’istante un brivido lunga la schiena che si affievolirà solamente guardando un video come questo non cliccate play. Per tutti gli altri godetevi il video commercial di Birkenstock ed esplorate le infinite possibilità di azione di questi umanissimi piedi.
MY DAD WROTE A PORNO
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Immaginate se vostro padre scrivesse un romanzo porno. Sensazione orribile, giusto? E se lo scrivesse con lo pseudonimo di Rocky Flintstones, in onore di due icone di suo gradimento? La sentiamo quella sensazione di imbarazzo misto a divertimento che state provando. Quel brivido di disagio lo ha provato davvero Jamie Morton che, però, ha deciso di non sotterrarsi dall’imbarazzo, ma di leggere tutti i capitoli del libro a due suoi amici, registrandosi. Quello che ne è venuto fuori è un podcast così divertente e, allo stesso tempo, così imbarazzante, che vi consigliamo di non ascoltarlo in mezzo ad altra gente, per evitare di trovarvi rossi dalla vergogna o a ridere come dei pazzi da soli. Iniziate subito con il primo episodio dove Belinda, la seducente signora di mezza età protagonista del romanzo, fa il suo ingresso in scena.
GROUNDED
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Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno nasce a Woodbridge il 15 maggio del 1948 e da allora ha pubblicato 50 album in studio, un album dal vivo, 11 raccolte, 2 EP, 7 singoli e ha composto 9 colonne sonore, ha collaborato con una lista infinita di artisti (David Bowie, Ultravox, U2, Coldplay, Belinda Carlisle, Sinead O’Connor giusto per dirne alcuni in ordine sparsissimo) e ha avuto anche il tempo di comporre il jingle utilizzato all’avvio di Windows 95. Ma soprattutto ai suoi superpoteri possiamo anche aggiungere: combattere gli attacchi di panico.
THE SWIMMER A SHORT FILM ABOUT THE POWER OF RITUAL
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rito s. m. [dal lat. ritus –us, affine al gr. ἀριϑμός «numero» e al sanscr. ṛtá– «misurato» e come s. neutro «ordine stabilito dagli dèi»]. Il complesso di norme, prestabilite e vincolanti la validità degli atti, che regola lo svolgimento di un’azione sacrale, le cerimonie di un culto religioso.
Ma in alcuni casi, possiamo essere gli dei di noi stessi, stabilire i nostri riti, una nostra personalissima religione e sopravvivere con un bagno nel mare, tutte le mattine della vita.
IMPERATORE DI ROMA
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Spesso accostato ad Accattone di Pasolini, Imperatore di Roma è un film del 1987, diretto da Nico D’Alessandria, considerato uno dei più grandi registi del cinema indipendente italiano. Ed è un film che lascia il segno. Il tossicodipendente Gerry gira per una Roma decadente, che non ha pietà della vita penosa di questo essere umano, realisticamente interpretato da Gerardo Sperandini, un ragazzo fatto internare all’ospedale psichiatrico di Aversa, dal padre, con la speranza di una ripresa. L’uomo viene affidato al regista dal magistrato di sorveglianza, per un periodo di 30 giorni, durante i quali Gerardo non può essere lasciato solo neanche di notte.
“Erede di tutti gli imperatori, Gerardo avrebbe voluto “vedelli ‘sti anni 2000″, e invece, destino feroce, muore per le complicanze di un diabete il 30 dicembre del 1999.”
FACES OF AFRIKA – FELA KUTI: THE FATHER OF AFROBEAT
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Ecco a voi: The Black President. Nato Olufela Olusegun Oludotun Ransome-Kuti, è considerato, tra le molte altre cose, l’inventore dell’afrobeat. Questo documentario è uno sguardo d’interesse alle origini e alla vita di uno dei più influenti artisti africani del XX secolo, oltre che alla storia recente del grande e martoriato continente africano.
DOKU DOCUMENTARY – CHRISTIANE F.
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Non c’è da aggiungere molto: un reperto storico, un documentario-intervista a Christiane F., autrice di “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, sulla sua vita nella capitale tedesca all’inizio degli anni ’80. Il video è in tedesco ma vale la pena vederlo anche nel caso in cui si comprenda solo parte delle conversazioni.
MY FAVORITE MURDER
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Team Sciarelli o team Leosini (o Leosiners, come ci ricorda anche la Treccani) poco importa. Se siete appassionati di cronaca nera, c’è un altro team di cui far parte, i Murderinos: persone dotate di un ossessivo interesse per i fatti di cronaca nera. Più dettagliato e avvincente è il racconto, più è alto il coinvolgimento. Questo termine è stato coniato dai fan del podcast My Favorite Murder, prodotto nel salotto di casa di una delle due produttrici e che si basa su una semplice struttura: le due amiche ridono tantissimo dei peggiori casi di omicidio della storia americana (e non solo). Dopo Serial, dopo Veleno, è il momento di riderci sopra.
UNBURIED
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Si è detto talmente tanto, laddove le parole non dovrebbero essere nemmeno necessarie per spiegare agli esseri umani cosa significhi essere umani. E si è detto senza sortire troppo spesso l’effetto desiderato. Allora forse quello che non siamo riusciti a dire a parole, potremo dirlo con la poesia delle immagini. E ora silenzio.
(OO)
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Starnuti a ripetizione, moccio, mocciolo, moccico, muco, inspirare, aspirare, esplosione. Rinite. Non sorprende che di questo problema alle vie respiratorie abbia sofferto proprio il regista di questo corto animato, il sud coreano Seoro Oh. Autore anche del cortometraggio Afternoon Class, di nuovo con protagonista un se stesso stavolta affetto da sonnolenza, Seoro ci parla del suo corpo e delle sue sensazioni, facendo click sulla nostra capacità di empatizzare con due situazioni piuttosto antipatiche.
AM I NORMAL?
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Un documentario a 360 gradi, nel vero senso della parola, che vi procurerà ansia, depressione e fastidio. Con le frecce in alto a sinistra potrete spostare la vostra visuale nello spazio circostante, dove vedrete sagome nere con gli occhi grandi e luminosi, una platea annoiata e giudicante (non riesco a smettere di pensare: chissà quali indicibili traumi abbiamo provocato ai nostri professori nel corso degli anni, mostrandoci disinteressati alle loro lezioni). Poi sarete chiusi nella vostra stanza, inchiodati sul letto, nell’eterna lotta con il mondo esterno. Infine, durante un ESAME non riuscirete a trovare la concentrazione giusta per consegnare il vostro compito, mentre guardandovi intorno non potrete far altro che ascoltare il rumore delle matite degli altri (di nuovo le sagome nere) sui fogli. Consigliamo: cuffie e smartphone per un effetto ancora più convincente.
DON’T BE A SUCKER
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Don’t be a sucker (in italiano, Non essere stupido) è un cortometraggio del 1943 realizzato dal Corpo di divulgazione e propaganda del Dipartimento della guerra statunitense. Delle due versioni, la prima di 21 minuti e la seconda, realizzata invece nel 1947, dopo la fine della seconda guerra mondiale, di circa 17 minuti, vi proponiamo un breve estratto, sottotitolato in italiano, che ci dice però già molto, se non tutto ciò che dovrebbe. Un americano, dopo aver ascoltato un discorso propagandistico di stampo razzista, si ferma a parlare con un altro signore, di origine ungherese, sfuggito all’Olocausto, gli spiega di come quelle stesse parole e quegli stessi concetti, abbiano portato i nazisti al potere in Germania. Un film pieno di concetti importanti, tornato tristemente in voga negli ultimi anni, sia negli Stati Uniti che in Italia, il cui impatto venne studiato anche alla fine degli anni ’40 dal Dipartimento di ricerca scientifica del Comitato ebraico americano (i cui dati sono pubblicati in un documento scaricabile online).
WHY SHOULD YOU READ VIRGIL’S “AENEID”?
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È giunta l’ora di smetterla di sottovalutare l’Eneide, l’opera magna di Virgilio. 12 libri, 9.896 esametri dattilici – se non sapete o ricordate cosa siano, siate senza vergogna alcuna perché nel video ci viene spiegato questo e molto altro. Perché anche un poema eroico può affascinare se spiegato con i disegnini in un video TED Ed.
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