Abbiamo stilato una piccola lista di libri, riviste, progetti editoriali, da regalare nel giorno di Natale.
Si tratta di un elenco eclettico e un po’ irregolare, con suggerimenti singoli,
idee di ampio respiro, pubblicazioni in lingue straniere. Se siete ancora alla ricerca di un regalo per il giorno di Natale e non ve la sentite di puntare tutto su Ken Follett, siete nel posto giusto.
Trattato di economia eretica, di Thomas Porcher – Meltemi Editore
Se siete tipi seriosi, di quelli che sono sempre lì a ricordare le grandi questioni dell’umanità, e magari siete anche un po’ rompipalle, allora in questo Natale 2021 come regalo ci vuole un bel trattato di economia eretica. Per conoscere qualcosa di diverso rispetto al modello neoliberista dominante, manifestamente in crisi. Gli esperti prospettano in futuro l’arrivo della stagflazione, cioè l’aumento dell’inflazione in condizioni di stagnazione economica, che è proprio quello che sta avvenendo a causa del Covid 19. Anche in Germania, con la nuova coalizione semaforo, sembra che qualcosa stia per cambiare. Ebbene, per non farsi trovare impreparati per i tempi (economicamente) bui che verranno, è bene spargere idee in giro fra gli amici.
Alessandro Borscia
El año que no viajé a Buenos Aires, di Saray Encinoso Brito – Menguantes
Già solo per il titolo questo libro meriterebbe di essere letto: l’anno in cui non sono stata a Buenos Aires. La storia di una donna che aveva preparato tutto per visitare una città intorno a cui ha fantasticato per anni, ma che si trova, causa pandemia, costretta a rinunciare al viaggio. Eppure, a Buenos Aires ci va lo stesso. Con le canzoni, con i film, con l’immaginazione di quello che ha aspettato e continua ad aspettare. Questo libro non è semplicemente un elenco di luoghi, fisici e della mente, bellissimi, ma anche una riflessione su cosa significa viaggiare nel nostro tempo, su come lo spazio, le distanze, siano influenzate dalla cultura tecnologico-sociale contemporanea. Sono pagine morbide, accoglienti, che ti fanno desiderare, allo stesso tempo, di stare seduto in un bar di San Telmo, ma anche di ascoltare una canzone di Mercedes Sosa dal divano del tuo appartamento. E poi è in un formato splendido, perché Menguantes fa libri belli pure da vedere.
Mauro Mondello
Rayuela, di Julio Cortazar – Einaudi
L’ultimo trimestre del 2021, “librescamente” parlando, si è chiuso male, un po’ come per i contagi da variante Omicron. Da fine Ottobre sto andando a rilento con Rayuela, di Julio Cortázar.
Non so come definirlo, è una sorta di buco nero, che mi ha inghiottito.
Da quanto ho capito finora, verte principalmente sulle elucubrazioni mentali di un gruppo di intellettuali nella Parigi degli anni ‘50. Concettualmente difficile, con rimandi a tutto lo scibile umano, digressioni sul Jazz, su filosofia, filologia, arte astratta…E poi tanto, tantissimo flusso di coscienza. Senza considerare che l’ordine di lettura non è progressivo: l’autore ha deciso una sua sequenza, per cui si salta avanti e indietro per tutto il tomo, 630 pagine.
A nulla è servito, mentre ero a Parigi a inizio Dicembre, andare di persona sul Pont des Arts: qui i due protagonisti, Horacio Oliveira e la Maga, si incontravano. Speravo di ricevere una sorta di passaggio di testimone, ma purtroppo la lettura è sempre bloccata tra il capitolo 64 e il 155.
Eppure il libro è pregno di concetti e idee molto affascinanti, per cui riporrò le mie energie finali del 2021 per terminarlo: deve essere un capolavoro. Da regalare, ovviamente.
“La Maga lo ascoltava con umilta’ e imparava, cosa che faceva sempre con grande intensita’ , finché la distrazione non veniva a salvarla”
Francesca Dallasta
Rivista Eterna
È uscita una rivista letteraria che è destinata a morire, perché in soli tre numeri distribuiti in tre anni scomparirà definitivamente. Il Pre-order dell’Issue 1 è partito a inizio dicembre, il tema è dedicato alla morte, per l’appunto, e per prenotare una copia occorre scrivere a info@rivistaeterna.it. Il numero è composto da sette racconti inediti scritti da esordienti sparsi tra l’Italia e Berlino, scelti accuratamente da un team composto, in parte, da membri di Yanez. A incorniciarlo un progetto fotografico realizzato dal fotografo Loris Rizzo, anche lui membro della redazione di Yanez, oltre che da quella di Eterna. Andando nello specifico: tra i sette racconti, ovviamente incentrati tutti sul tema della morte, leggerete di guerre cannibale, esplosioni misteriose, malattie incurabili, disturbi mentali, balene, criminali foggiani e altre cose molto natalizie. Il pre-order chiude il 31 gennaio, quando tutto sarà ormai risorto. Forse.
Mattia Grigolo
Sette lezioni brevi sullo stoicismo, di John Sellars – Einaudi
Se avete contratto il virus, siete finiti in ospedale o avete sfoltito la vostra vita sociale, il 2021 non è stato facile neanche per voi. Vi avranno detto «c’è chi sta peggio» o avrete sentito la tanto agognata frase «tranquillo, fra poco passerà», una dichiarazione che vi avrà fatto gridare al cuscino più vicino per trenta secondi. Poi, però, la sensazione di rimanere tra le sabbie mobili. E quindi?
Che fare se la vita ci propone sfide senza soluzione? Quando, cioè, una situazione sfugge al nostro controllo? Secondo gli stoici, bisogna cambiare prospettiva. E poi, se è il caso, agire. Evitare la rassegnazione. Perché anche nei momenti difficili ci sono cose che possiamo cambiare: se non le circostanze esterne, il modo con cui reagiamo. Certo. Ci sono disgrazie irrisolvibili. La morte, i malesseri fisici, la povertà, le sfortune. Ma è anche vero che gettiamo la spugna alla prima difficoltà. Lasciamo i sogni a metà strada, alla prima frustrazione; ci stressiamo di rabbia invece di agire chiaramente. Vogliamo tutto liscio, e vediamo gli intoppi come un anatema. Ma gli ostacoli possono essere un’occasione per l’introspezione e la crescita, almeno secondo Marco Aurelio: «l’ostacolo è ciò che ci fa progredire». Il libro di John Sellars Sette brevi lezioni sullo stoicismo è un ottimo esercizio per ripensare al nostro quotidiano con più filosofia. Io l’ho letto, e adesso impreco sul cuscino molto meno di prima. Passerà.
Djo Žalpya
Pillow Thoughts, di Courtney Peppernell – Andrews McMeel Publishing
Per la vostra figlia adolescente, che scoppia in lacrime all’improvviso e non sa trovare le parole per raccontarsi: rinunciate ai grandi discorsi e soprattutto ai confronti con voi stessi alla loro età, ormai avete digerito e dimenticato lo spleen, l’angoscia e il senso di estraneità. Affidatevi ai poeti che sanno riconnettersi con quel buco nero pieno di insicurezza ma anche di tenerezza e forte potenzialità: Pillow Thoughts, poesie empatiche, comprensibili e ben illustrate. Tenera è la notte.
Cinzia Colazzo
Tre bestemmie uguali e distinte, di Augusto Frassineti – Italo Svevo
Magari il titolo non sembra esattamente calibrato per le festività natalizie, con tutto il corollario di cultura cattolica che vi sta intorno. E invece io questo libro, Tre bestemmie uguali e distinte, lo trovo molto adatto come regalo natalizio, perché pieno di riflessioni “strane”, portate con un linguaggio inconsueto e coinvolgente. Si scrive di bambini, di educazione, di burocrazia, in un crescendo di ritmo che alterna surrealtà, gioco, rabbia, rassegnazione, sempre con una pulizia estrema delle rappresentazioni concettuali. Io, peraltro, non sapevo chi fosse, Augusto Frassineti, prima di imbattermi in questo volume. Grazie all’editore Italo Svevo per averlo riesumato dalla polvere di fine anni Sessanta.
Mauro Mondello
Compra un libro di un esordiente
Non potete immaginare quanti editori indipendenti esistano solo in Italia. La piccola editoria italiana è una realtà ormai consolidata, che fa però a cazzotti con lo strapotere delle multinazionali. Diciamo che non è tutta colpa dei colossi, sia chiaro. Anzi, è un po’ più colpa del consumatore, se vogliamo dirla tutta, dai. I piccoli sono per pochi e i grandi sono per tutti. È un po’ questo il nodo. Ecco, se amate leggere, fate un favore anche a voi stessi: acquistate dai piccoli. Ci sono una marea di ragazzi che, ogni anno, buttano sul mercato vere perle di scrittori esordienti italiani (e non solo) che rimangono un po’ nell’ombra per mancanza di interesse da parte del grande pubblico. Sono realtà che lavorano sodo, spesso barcamenandosi con poca disponibilità e ricoprendo più ruoli per riuscire ad arrivare al prodotto finito.
Di fianco a loro ci sono gli esordienti, a cui viene data fiducia, che aspettano il grande salto e il grande salto si fa dal basso.
Cercate tra questi editori – che sono solo alcuni, ma vi basta cercare sul web, è così facile – troverete sicuramente dei regali importanti: Black Coffee, Pidgin Edizioni, Terrarossa, Italo Svevo Edizioni, Alessandro Polidoro Editore, Marotta&Cafiero Editore (una meravigliosa realtà from Scampia), Effequ, Racconti Edizioni.
Come ho detto, questi sono solo una manciata a esempio. La realtà dei piccoli editori è enorme, le uscite degli esordienti sono costanti. Aiutate l’editoria dal basso.
Mattia Grigolo
Das Patriarchat der Dinge, di Rebekka Endler – DuMont Buchverlag
Per la collega esperta di tutti i temi gender, con questo libro non potete sbagliare: Das Patriarchat der Dinge. La giornalista illustra oggetti quotidiani progettati dai maschi avendo come modello i maschi. Fra questi: i medicinali, le biciclette, le auto, i vestiti, le scrivanie, gli ambienti di lavoro, e persino gli alberi urbani, che sono maschi e sparano getti di polline. Scoprirete perché in ufficio c’è l’aria condizionata a palla.
Cinzia Colazzo
Eigensinn Publishing
C’è una casa editrice che realizza solo libri fotografici. Si chiama Eigensinn Publishing ed è composta da ragazzi tedeschi che hanno un’idea ben precisa di cosa vogliono fare. Ovvero libri di fotografia a basso costo perché, come dicono loro “in primo luogo l’arte è fatta per lo stesso tipo di persone che la stanno creando”. I libri in vendita sono ragionati e realizzati per essere, prima di tutto degli oggetti. Basti pensare al primo lavoro del fotografo Josh Kern, Love Me (è sold out, peccato). Concettualmente, ogni prodotto, è pensato su base caotica – quantomeno quella è la sensazione che ha dato a chi scrive – un caos di immagini e colori che trasformano le pagine in qualcosa di molto più solido di quello che è in realtà e allo stesso tempo qualcosa di estremamente profondo. Dategli un occhio.
Mattia Grigolo
Il lupo, di Garry Marvin – Nottetempo
Consiglio a tutti di diventare degli specialisti del lupo. Un animale mitico, che in pochi hanno la sorte d’incontrare nel corso di una vita, che battaglia per la sua esistenza con un orgoglio smisurato, secondo norme di comportamento che regolano il branco in maniera rigida e meravigliosa. Il libro di Marvin ha il dono di non perdersi nel tedio, ma di raccontare una storia semplice, con un punto di vista distaccato, ma empatico. Per me, il lupo, a suo modo, è un animale natalizio. E poi, dopo aver letto questo libro, la smetterete di rispondere “crepi il lupo”.
Mauro Mondello
La Divina Commedia letta da Claudio Carini, di Dante Alighieri – Recitar Leggendo
Per i nonni e i bisnonni: ricordatevi che nessuno in famiglia ha vissuto così tante ricorrenze natalizie. Dopo 60-80 Natali di regali, cosa può ancora mancare? Diciamo la verità, abbiamo esplorato ogni possibilità: l’astuccio portaocchiali, le lenti di ingrandimento, l’abbonamento alle riviste di giardinaggio, le magliette con la scritta Nonno dell’anno, le tazze con la scritta W le tagliatelle di Nonna Tina, le cornici con le foto di tutti i nipoti, i cuscini anticervicale, le poltrone massaggianti, vari set sciarpa-berretto, il kit per fare la birra, scatole di giochi di società, coperte di merino da divano, creme antirughe versione Q10, aloe vera, alghe e botulino, pantofole comfort, pigiami e un armadio nuovo per contenere tutto ciò. Quest’anno concedete loro una pausa dalla materia ingombrante, fate un regalo dello spessore di pochi millimetri, ma di eccelsa misura: la Divina Commedia in audiolibro. Regalatelo a voi stessi e fate un esperimento suggeritomi dal mio amico Santy Masciarò: imparate ogni giorno una terzina a memoria, che si incastra con la successiva in una metrica perfetta. È una forma di meditazione guaritrice, conferisce pace e spazio mentale, trasferisce un repertorio di pensieri superbamente cantati che presteranno compagnia e ancoraggio nei momenti incerti. Sommo.
Cinzia Colazzo
Tre libri belli che puoi leggere in due ore
Vi consiglio libri che sono talmente corti che, tutti insieme, li leggete in un paio d’ore. Se vi ci mettete di impegno pure meno. E però sono anche molto belli, che poi è sempre la cosa più importante, o forse è un modo un paraculo per consigliarvi dei libri che sono piaciuti tanto a me.
Insomma, il primo è un libro di una esordiente Eva Luna Mascolino, uscito all’inizio di quest’anno per Divergenze, s’intitola Je Suis Charlie. È il racconto vincitore del Premio Campiello del 2014.
Guns, è un saggio molto interessante – soprattutto per come viene trattato l’argomento a livello di scrittura – sull’utilizzo delle armi da fuoco negli USA, l’ha scritto da Stephen King e li unici titolati alla traduzione italiana sono gli splendidi ragazzi di Marotta & Cafiero, editore indipendente from Scampia.
Nascondersi è un libro bellissimo, brevissimo, una novella rara, potentissima. Quanti superlativi. Ci stanno tutti bene. L’ha scritto Jaime Fountaine e l’ha pubblicato Pigdin Edizioni qualche mese fa.
Mattia Grigolo
Ultimi versi, di Marina Cvetaeva – Voland
Regalare, a Natale, un libro di poesie. Versi che hanno dentro una disperazione mite, silenziosa, eppure fremente. C’è un senso di sconfitta dolce, in qualche modo liberatorio, in Ultimi Versi. La vita di Marina Cvetaeva è stata forte, difficile, ma soprattutto appassionata. Quarantanove anni vissuti dentro uno straordinario, doloroso, eccesso di sentimenti. E quale periodo migliore, se non quello natalizio, per ragionare un po’ sulle esasperazioni sentimentali? Buon Natale.
Mauro Mondello
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