Letture alla moviola è una rubrica mensile curata da Elena Cascio.
Ogni mese selezioniamo per voi, da tutto il mondo, una serie di articoli, interviste, reportage, inchieste, che forse non avete letto, ma a cui vale davvero la pena dare un’occhiata.
La maledizione della povertà – NOT
La povertà è una maledizione: i suoi effetti, le rinunce, le privazioni, i deficit culturali che ne derivano, possono trasmettersi geneticamente ed essere contemporaneamente causa del perpetuarsi di un circolo vizioso, che vede, appunto, le persone più povere sempre al fondo della lista, in costante pericolo, perennemente maledette. La pandemia, la crisi climatica ed economica, rendono evidenti queste disuguaglianze e conferiscono loro un’urgenza impossibile da ignorare.
A Letter on Justice and Open Debate – Harper’s Magazine
150 intellettuali americani (fra i quali Noam Chomsky, Margaret Atwood, Steven Pinker) hanno firmato un pubblico appello sul magazine Harper’s scendendo in campo contro l’intolleranza culturale e in favore del fondamentale principio della libertà di espressione, unici presupposti per una società in cui possano convivere giustizia e libertà. Quello che non è piaciuto ai firmatari, ma non solo a loro, è ciò che è successo dopo l’uccisione di George Floyd. L’ondata antirazziale ha travolto gli argini, abbattendo e distruggendo con furia iconoclasta le statue di personaggi del passato. La lettura stimola una difficile ma interessante riflessione.
Il segreto di Zerocalcare – minima&moralia
In “Il segreto di Zerocalcare”, breve contributo contenuto nel saggio “Leggere Zerocalcare”, Adriano Ercolani spiega come il fumettista romano sia riuscito, partendo da posizioni chiaramente schierate e appartenenti a una decisa minoranza di eventuali lettori e lettrici, a imporsi sulla scena mainstream. La conclusione eliotiana di Ercolani è la seguente: Michele Rech ha creato un personaggio “correlativo oggettivo”, riuscendo a rendere le proprie esperienze universali e quindi condivisibili da (quasi) tutti.
Kritisches Weißsein: Wissenschaftlerin stellt rassismuskritische Fragen an Weiße – ze.tt
Josephine Apraku, ricercatrice di African Studies presso la Humboldt Universität di Berlino, ha pubblicato su Twitter un post nel quale chiedeva ai propri contatti di raccontare quando e come per la prima volta fossero diventati consapevoli di essere bianchi. L’essere bianchi è considerato un fattore neutrale e ovvio da chi fa parte della cultura occidentale dominante, ma tale ovvietà rappresenta un problema e un germe del razzismo. Bisogna prima di tutto imparare a riconoscere i propri privilegi.
Rap e capitalismo: long short story – Jacobin Italia
Una riflessione su quanto la cultura hip hop (negli USA, nello specifico) sia venuta a patti con il capitalismo più sfrenato. Eppure: ce ne stupiamo davvero?
Perché non ci sono statue di Hitler? Luoghi, Memoriali e Memoria nella Germania di oggi – lastoriatutta.org
In Germania la riflessione sul passato nazi-fascista ha portato a un articolato processo di significazione degli spazi pubblici. Il motivo per il quale non si trovano statue o memoriali che ricordino quel passato e i suoi “personaggi di punta” non è certo dovuto al lavoro di smantellamento di tali simboli avvenuto subito dopo la guerra, ma è il risultato di un costante e relativamente recente dibattito su ciò che sia giusto o no celebrare e rendere visibile: “l’unico modo per onorare il passato non è certo quello di celebrarlo; bisogna invece raccontarlo senza sconti per generare un senso del presente”.
Rise up: the best books about the power of protest – The Guardian
Si può cominciare da qui, da una lista di libri che aiutino ad approfondire i fenomeni che portano a proteste e ribellioni sul nostro pianeta, e, attraverso la lettura, imparare e aprirsi a nuove prospettive. Capire. E cominciare ad agire di conseguenza.
Fenomenologia di Bifo – Esquire
«Le mie previsioni sull’inevitabile non contano molto quando emerge l’imprevedibile. Questo è il mio principio generale: cerca sempre la via per la rivoluzione anche se ti pare che tutte le vie sono bloccate». Bifo è Bifo.
In fuga dalla classe – Il Tascabile
“La transclasse è rifiuto del presente e affermazione del possibile”, scrive Marco Spagnuolo, autore dell’articolo. Il fatto che alcuni individui – come indica il prefisso, sinonimo del latino ‘trans’, ‘dall’altro lato’ – nascano appartenenti a determinati capitali e habiti, e si ritrovino poi a emigrare verso una classe sociale diversa, dipende da un rifiuto, da una negazione della situazione nella quale essi si trovano. E il processo che congiunge i due momenti del transito è molto più politico di quanto si pensi.
No One Has to Get Their Period Anymore – The Atlantic
“Le persone che hanno le mestruazioni passano con esse in media 2.300 giorni della loro vita”, dice Sophia Yen, professore di pediatria alla Stanford Medical School. Il suo sogno? Un mondo in cui questo numero diminuisca tanto da annullarsi. Un’idea estrema che apre però lo sguardo su quella che è per molte persone una vera e propria condizione debilitante, a livello fisico ma anche mentale, e che in pochi ci hanno raccontato davvero bene.
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