Letture alla moviola è una rubrica mensile curata da Elena Cascio.
Ogni mese selezioniamo per voi, da tutto il mondo, una serie di articoli, interviste, reportage, inchieste, che forse non avete letto, ma a cui vale davvero la pena dare un’occhiata.
Come guarire dalla grande cecità – Il Tascabile
Perché la natura e argomenti fondamentali alla sopravvivenza del pianeta come il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici faticano a rientrare nei temi della narrativa e della cultura in generale? Chi risentirà in maggior misura degli effetti di un uso scellerato e capitalista delle limitate risorse del pianeta? E quanto affidarsi alla sola tecnologia ci porterà lontano nella soluzione di questi problemi? In una interessante intervista Amitav Ghosh, autore del libro “La grande cecità”, risponde a queste e altre domande.
The Decline of Historical Thinking – The New Yorker
Eric Alterman, professore di inglese e giornalismo al Brooklyn College, analizza il calo d’interesse verso lo studio della storia nelle università americane da un punto di vista sociale ed economico. Nelle università più prestigiose (e costose) il numero degli studenti che si iscrivono ai corsi di storia è stabile, anzi in crescita, mentre nelle altre università si preferiscono materie come biologia o informatica. Un fenomeno definito da Alterman come “intellectual inequality”.
Manifesto Xenofemminista – lesbitches
Ho scoperto l’esistenza dello Xenofemminismo grazie al libro omonimo di Helen Hester appena pubblicato dalla casa editrice NOT, e sono andato allora a cercare il manifesto da cui questa interessante presa di posizione è partita. Vi bastino solo alcuni dei temi messi sul tavolo dal collettivo che l’ha redatto: abolizione dei generi, antinaturalismo, tecno-razionalismo. In pratica, la più audace fusione possibile tra le visionarie utopie cyberpunk, le TAZ di Hakim Bey, le teorie di Mark Fisher sul realismo capitalista e quelle di Srnicek e Williams su reddito universale e fine del lavoro.
The deadly truth about a world built for men – from stab vests to car crashes – The Guardian
I manichini utilizzati per effettuare i crash-test automobilistici vengono costruiti tenendo come riferimento le misure fisiche del “maschio medio”. Si tratta di una delle tante forme concrete di discriminazione delle donne che continuano ad avvenire nel quotidiano e che, in questo caso, mettono anche a rischio delle vite umane.
Big Tobacco’s push for Big Vape – Politico
I vaporizzatori stanno lentamente conquistando fasce di mercato sempre più ampie, a scapito del tabacco. Ma come possono le lobby produttrici di tabacco e prodotti per vaporizzazione (che sono le stesse) forzare la mano sulle leggi europee al fine di autorizzarne l’utilizzo anche nei luoghi pubblici? Semplicissimo: finanziando i comitati spontanei di consumatori che reclamano la necessità di differenziare fra tabacco e vaporizzazione.
Fearing for his life – The Verge
Il 17 luglio 2014 Ramsey Orta estrae dalla tasca dei pantaloni il suo cellulare e filma in diretta la morte dell’amico Eric Garner per mano di un agente del New York City Police Department. Il video, anziché contribuire all’incriminazione dell’assassino, servirà invece a seppellire Orta in carcere, rendendolo vittima di ogni tipo di sopruso e violenza da parte delle guardie penitenziarie. Uno dei tanti casi di razzismo e abuso di potere esercitati della polizia nei confronti della popolazione di colore negli Stati Uniti.
A forgotten plague: making sense of dancing mania – The Lancet
Forse non lo sapete che c’era gente che, nel Medioevo, ballava e si drogava fino ad ammazzarsi. Vi ricorda nulla? Il concetto di Rave parte da molto lontano. Qui si parla di gente che ballava per mesi senza fermarsi mai, di lombi e costole rotte nella frenesia allucinata della danza. Alcuni degli aneddoti sembrano frutto di una fantasia sfrenata. Sembrano.
Federico Chiesa: The exciting Fiorentina winger rekindling a calcio love-affair – These Football Times
La storia calcistica di Federico Chiesa, attaccante della Fiorentina, tra i più talentuosi calciatori del campionato italiano. Il rapporto e l’influenza del padre Enrico, grande ex calciatore, il percorso degli altri fondamentali punti di riferimento del calcio fiorentino, come Gabriel Omar Batistuta, su tutti.
Montanelli, il colonialismo italiano e gli intellettuali orfani del padre – Dinamopress
Lo scorso 8 marzo, durante un corteo per la Giornata della Donna, a Milano è stata imbrattata, con vernice NON indelebile, la statua di Indro Montanelli, a sfregio del suo mai rinnegato “matrimonio” con una ragazzina eritrea, perché “il contesto, signora mia, era tutto un altro”. Ne è scaturito un infinito birignao di dita puntate da parte di benpensanti, incel più o meno consapevoli, giornalisti autodefinitesi scomodi e varia altra umanità. La storica Carla Panico prende spunto da questa vicenda, e soprattutto dalle reazioni ad essa, per tirare le fila del discorso sul patriarcato nazionale italico, una piaga da cui chissà se mai ci libereremo.
Taking Back “Hysterical” – The New York Times
In her words è una newsletter in cui la giornalista del New York Times Maya Salam, due volte a settimana, commenta e approfondisce alcune notizie di cronaca che meritano una riflessione per quanto riguarda la “tematica di genere”. In questo pezzo la Salam ragiona, a partire da un contenuto pubblicitario da poco realizzato dalla Nike con la tennista Serena Williams, su una delle questioni più antiche del mondo, a suo tempo scientificamente avallata anche da Sigmund Freud: la donna isterica.
How austerity, and a cowardly ruling class, brought about Brexit – Pacific Standard
Laurie Penny, giornalista ed attivista inglese trapiantata negli States, prova a spiegare la Brexit agli americani, ma nel frattempo la spiega anche a tutti noi. Con un pezzo lucido, amaro e con ironia sferzante racconta la sventurata sequela di avvenimenti, errori e inadeguatezze politiche che hanno prodotto l’attuale crisi della Brexit. Le questioni che emergono sono molte, una su tutte: nessuno ha capito nulla della Brexit, né chi l’ha promossa, né chi l’ha votata, né soprattutto chi dovrebbe portarla a termine provando a limitare i danni.
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