Questa rubrica è bellissima perché omettiamo di dirvi delle cose interessanti da fare, per poi rinfacciarvele il mese dopo.
Ve li siete persi
Va beh, iniziamo fortissimo: vi siete persi i The Cure. Così. Hanno suonato il 18 ottobre alla Mercedes-Benz Arena. Vi avremmo visti lì, insieme ai cinquantenni che ancora ci provano a fare i darkettoni, a cantare Lullaby e Killing in the Arab. Ma se veramente ci foste stati, l’unica cosa che avreste veramente notato è che il buon Robert Smith si è trasformato in Nonna Morte di Donnie Darko.
Vi siete persi i Fu Manchu e questa è una cosa disdicevole. Perché non potrete dire di essere dei veri uomini se prima non avete fatto un giro con questi pazzerelli californiani. Si parla di roba stoner rock, che ad insegnarcela sono stati i Kyuss, ma che fa sempre bene.
Hanno suonato il 14 ottobre al Columbian Theater.
Vi siete persi anche Goran Bregović insieme alla Wedding and Funeral Band, il 30 ottobre al Konzerthaus, ma non succede nulla. Vi riveliamo una cosa: a noi Bregović ci fa schifo, perché la vera musica balcanica è un’altra cosa – anche se Kalashnikov è una canzone che ci fa sempre saltare su e giù come canguri sbronzi.
La true balcanic music è questa cosa qui:
Vi siete persi The Journey / DROM, che è un progetto di collaborazione tra artisti Rom e non-Rom provenienti da Serbia, Ungheria, Romania e Germania. Una sorta di meta-teatro documentaristico, che analizza e racconta le storie dei richiedenti asilo sulla rotta balcanica. Una cosina fatta davvero bene che però vi siete persi, dato che la premiere era il 27 ottobre e altri due spettacoli erano in programma il 28 e il 29 ottobre. Andata. Non c’è più.
Siete ancora in tempo, però, per partecipare al workshop Intro to Sound Circuit, una vera bombetta per gli amanti dell’elettronica e dei sintetizzatori fai da te. Eh sì amici, perché l’intento è proprio quello, darvi l’infarinatura generale per riconoscere i circuiti, schemi, componenti, al fine di farvi diventare dei falegnami del suono analogico. Comunque scherzavamo, anche questo ve lo siete persi, perché era il 26 ottobre al Common Ground, che è un posto molto cool per malati di mente della musica elettronica.
Restando in tema di piripiri e spippolini, vi siete persi anche Electric Circuit Training (3 novembre al Wabe), un’altra di quelle cose da fzzzzzzzz tu tu tu tu uauauauauaua cliccliclclccic nooooiiizzzzzzzzzz, che tradotto da un linguaggio computer-music-alieno altro non è che una performance di improvvisazione di una banda di scoppiati che si mettono a suonare le tapes (le audiocassette) e synth analogici e giradischi usati in tanti modi tranne quello per cui sono stati costruito, ovvero far girare i dischi. Ah, ci ha suonato anche una nostra connazionale molto bravona: Marta Zapparoli. Consigliatissima.
Qui un assaggino di quello che vi siete persi:
Non perdeteveli
Partiamo dagli eventi che organizziamo noi come Yanez Magazine, perché ora ci siamo messi a far anche quello, dato che non ci bastava essere fortissimi a darvi delle notizie false e tendenziose.
Dunque, abbiamo deciso di metterci a fare degli eventi di proiezione che prendono il nome di Documentary Nights.
Si tratta di documentari, ovviamente, che scegliamo tra quelli ‘poco battuti’, rigorosamente indie.
L’appuntamento è ogni due lunedì del mese, al Wale Café, che poi è anche la nostra Redazione. S’inizia il 21 novembre con No Passaran. Il documentario del regista Daniel Burkholz racconta la vita e le sorti di alcuni “ex adolescenti” che si son visti catapultati nelle guerre e nei regimi che hanno flagellato il nostro mondo nel secolo scorso. Per il secondo documentario si parla di lunedì 5 dicembre, abbiamo scelto The Fog of Srebrenica, diretto dal bosniaco Samir Mehanovic.
Interkosmos è una serie di eventi-concerti shoegaze attitude organizzati da un gruppetto molto attivo di italiani a Berlino.
Vi siete persi, per esempio, una grande serata, lunedì appena passato: hanno fatto suonare dei messicani pazzi e bravoni, Lorelle Meets The Obsolete, al Schokoladen.
Il 14 novembre, al Maze, portano The Telescopes, inglesini dediti ad alti voltaggi, droni e noise. In apertura e in chiusura, spazio agli expat italiani con il live dei Todesstrahlen e il dj set di Hanzel.
Tutte le info su costi, luoghi, rumore, luci strobo e deliri li trovate Qui.
Da non perdere per nessuna ragione al mondo, il concerto dei Tinariwen. Potreste pensare di non andare solo se lo stesso giorno, per dire, c’è anche il concerto di Group Bombino. Altrimenti nada. Non si può non andare. Qualsiasi musica tu possa ascoltare, qualsiasi genere tu possa preferire, qualsiasi cosa tu possa pensare della vita, della politica, degli astri, dei tuoi genitori e dei motivi per cui esistono le zanzare, questo è un concerto a cui devi andare. Il perché lo capirai da solo, quando sarai lì e piangerai.
Suonano venerdì 11 novembre al Volksbühne Berlin. Tutto ciò che vi serve sapere è Qui
Un bel party con gente strana e tanta arte in un bel posto: A Berlin Teaparty al Mein Haus am See con l’esposizione di Colin Raff e una serie infinita di readings, nonché il dj set di Odor Baby. Che qui a Berlino non si scherza con certe cose e se vuoi mettere insieme un po’ di gente all’ora del the e farla stare vicina-vicina fino a notte tarda e gli vuoi far fare delle cose divertenti e però vuoi fare anche della cultura e delle cose che in Italia i giovani fanno solo se costretti con le pistole sulla nuca, beh, quassù ci riesci.
Tutte le info Qui
Ora ci vuoi dire che non vuoi andare a sentirti i Green Day. Vuol dire che hai dodici anni e forse non ci crediamo lo stesso. Cioè, quelli di Basket Case. Falla finita.
Altro che The Cure.
Mettiti vestiti comodi e allacciati bene le scarpe, giovedì 19 gennaio al Mercedes-Benz Arena.
Unico problema: costano 70 soldi. Cioè, i Green Day? Ma io boh, guarda.
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In copertina: The Telescopes
REDAZIONE
Wale Café
Hobrechtstrasse 24, 12047 Berlin