9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, curata da Paola Moretti.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Un Weekend Postmoderno – cronaca dagli anni Ottanta, Pier Vittorio Tondelli, Bompiani (1990)
Un decennio raccontato a scenari, come se fosse la pianta di un palazzo abbandonato, in cui le varie stanze si aprono su arredamenti diversi, talvolta familiari, talvolta esotici e chiassosi. Un Weekend Postmoderno, librone di Pier Vittorio Tondelli pubblicato pochi mesi prima della sua scomparsa, percorre gli anni ’80, raccontandoli con la svagata malinconia di una canzone degli Smiths. C’è Rimini, la nostra Hollywood, ma soprattutto la provincia italiana, che secondo Tondelli è la vera protagonista di quegli anni. C’è tanta musica, dai CCCP a Zucchero a Vasco passando per Nick Cave. C’è Berlino e c’è Dresda, Barcellona e l’Ungheria, le miserie dorate e le ricchezze straccione. Gli allora nuovi Jay McInerney e Bret Easton Ellis, gli scrittori esordienti italiani under 25, uno dei progetti a cui Tondelli teneva di più. E poi Andrea Pazienza e Tanino Liberatore, la moda, il teatro underground e i folli weekend fiorentini degni dell’Almodovar più pazzo, l’esperienza della naja e tutto quanto ha fatto degli anni ’80 un periodo incredibilmente complesso e, forse per l’ultima volta, innocente.
Consiglio di Manuel Lieta.
Illustrazione di Luca Di Battista.
Tutto quello che non ricordo, Jonas Hassen Khemiri, Ed. Iperborea (2017)
Sullo sfondo della città di Stoccolma, e qualche sprazzo di Berlino, prende vita la figura di Samuel, un ragazzo che è già morto alla pagina zero di “Tutto quello che non ricordo”.
Sono i ricordi, appunto, delle persone che gli sono state vicine a ricostruire la sua ultima giornata, ma anche tutta una vita, come un puzzle in cui ognuno vede qualcosa di diverso. E allora i pezzi non si incastrano mai. Se avete bisogno di molte domande buttatevici a capofitto in questa storia, mentre fate tutte le cose che si possono fare nella vita, per riempire la vostra Banca delle Esperienze. E piangete riflettendo su cosa siano l’amore, l’amicizia, il tradimento, la famiglia. Su cosa significhiamo per gli altri con cui ci sfioriamo nella vita. E, infine, chiedetevi: a che velocità bisogna andare per sopravvivere nella memoria di qualcuno?
Consiglio di Daria Tombolelli.
Illustrazione di Victor Cavazzoni.
Swing Time, Zadie Smith, Mondadori (2017)
Lei non ha un nome. La seguiamo attraverso la narrazione in prima persona lungo il viaggio della sua vita: dalle case popolari di un quartiere londinese, all’incontro con l’amica Tracey, figlia come lei di un’unione interrazziale, fino al lavoro come assistente della famosa popstar Aimee, che la porta in giro per il mondo. Per tutta la vita lei è stata l’ombra di altre donne, più determinate, più forti e più sicure di sé. Ma anche meno fortunate. L’ultimo romanzo di Zadie Smith è una storia di donne e d’amicizia, raccontata magistralmente, senza sbavature o sentimentalismi. Lo spaccato di un’esistenza vissuta in sordina, ma anche di una rinascita proprio quando si credeva di aver perso tutto.
Consiglio di Elena Cascio.
Illustrazione di Eva Failla.
Enzo Biagi. Non perdiamoci di vista, Loris Mazzetti, Compagnia Editoriale Aliberti (2017)
Bastano 600 pagine per raccontare il piglio di uno dei più grandi giornalisti italiani? Mazzetti rende testimonianza del lavoro e della vita di Enzo Biagi passando attraverso le sue interviste più significative: da questo panorama intriso di politica, cultura, società emerge la storia d’Italia. I tanti e sfaccettati volti che si susseguono al microfono di ogni capitolo e all’occhio attento del giornalista (del telespettatore ed in ultima istanza del lettore) vengono esaminati con acume, attenzione e soprattutto con rispetto. Biagi ed i bivi della Storia, quella con la “s” maiuscola che sempre ci accompagna nelle nostre scelte; Biagi e la quotidianità dell’inchiesta; Biagi e un libro su di lui che non è una semplice biografia.
Consiglio di Sandra Simonetti.
Illustrazione di Alice Cantoro.
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Daniela Spoto.
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