9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti e curata da Linda Farata.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Tommy Wieringa, Santa Rita, traduzione di Claudia Cozzi, Iperborea 2019
Avevo letto, qualche anno fa, un altro libro di Wieringa, Questi sono i nomi. Una scrittura placida e inesorabile, eppure forte e dagli accenti vigorosi, mi ricordavo, ed è così che l’ho trovata, ancora, in questo nuovo testo.
Santa Rita, la protettrice delle cause perse, l’avvocata dei disperati, la madonna degli impossibili, se ne sta lì, docilmente, a vegliare in silenzio sulla galleria di malandati d’animo che con potenza s’infrangono in mezzo alle pagine. Le riflessioni sull’immobilità dell’essere umano, sulle ferite delle esperienze emotive, sull’amicizia, sui rapporti familiari, non trascinano la storia in un lacrimoso susseguirsi di drammatici momenti. La scrittura di Wieringa ha infatti la forza della sicurezza, non ha bisogno di costruire pathos attraverso l’ingrandimento al neon delle emozioni, cui si arriva, piuttosto, con la rappresentazione naturale dello scorrere quotidiano. Si sente addosso la vita.
Consiglio di Mauro Mondello
Illustrazione di Elena Micheli
Nicola Lagioia, La Città dei Vivi, Einaudi 2020
La Città dei Vivi è stato spesso presentato come un libro di cronaca nera. Lo è, sia chiaro, ma leggendolo ci si accorge che non è solo quello. È anche e soprattutto qualcos’altro. È una sensazione, un prurito, un’irritazione, un incubo che ci si porta addosso durante la lettura. È una consapevolezza agghiacciante, una pretesa, un monito e una verità senza movente. È un libro facile da ingoiare, ma difficile da digerire. È la storia di una città, anche, e della città che ci sta sotto, nelle pieghe e nelle piaghe. Sono un fardello, queste quattrocento pagine, incredibilmente pesante, che allontana e avvicina a un pozzo vuoto.
A marzo 2016, Marco Prato e Manuel Foffo assassinano, dopo averlo torturato per ore, Luca Varani.
Consiglio di Mattia Grigolo
Illustrazione di Luca Di Battista
María Gainza, Il nervo ottico, traduzione di Marco Amerighi, Neri Pozza 2017
Il libro si apre con un acquazzone. Buenos Aires è zuppa, raffinata, in sordina. María, la narratrice de Il nervo ottico, è una guida turistica, una critica d’arte e una reietta dell’alta borghesia argentina entro cui è cresciuta. Fradicia di pioggia, accoglie una coppia abbiente sull’uscio di una galleria, dove resta incantata da un quadro di cui ancora non conosce l’autore. Da lì prende avvio il suo viaggio narrativo, un fiume leggerissimo tra quadri, pittrici, ricordi, diaristica. Il nervo ottico è un libro blu, uno di quei testi liquidi come l’acqua che popola i sogni: ci sono quadri che non avreste mai scoperto altrimenti, pittrici di cui non avreste mai sentito parlare. E il tutto è incongruo, accidentale, elegante, sarcastico: figlio rigettato d’un gusto in decadenza, proprio come la sua autrice.
Consiglio di Lola Franca
Illustrazione di Nuvola Camera
Francesco Terzago, MisterCaos, Con le parole ovunque, Agenzia X 2021
Che cos’è la poesia di strada? Chi la sperimenta in Italia e nel mondo? Il saggio di Francesco Terzago, poeta e saggista, e MisterCaos, poeta di strada, risponde a queste domande e non solo; è un manuale per chiunque voglia lasciare un segno sui muri e intenda la poesia come “pratica” in grado di uscire dai libri e dalla voce per rimanere impressa, convinti che “chi getta semi al vento farà fiorire il cielo”, come scriveva Ivan Tresoldi. La caccia al tesoro che troverete al termine del libretto è una proposta per continuare il viaggio tra festival e raduni pubblici, per imprimere sui muri nuove “pagine” di poesia di strada. Armatevi di questo libro, di versi, di colla, spray o vernice e cambiate le strade del vostro quartiere!
Consiglio di Paolo Cerruto
Illustrazione di Isabella Modanese
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Beatrice Franzoso
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