9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti e curata da Linda Farata.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Graziano Gala, Sangue di Giuda, Minimum Fax 2021
Tutto ruota attorno a una televisore e a un nome.
La storia inizia così: al vecchio Giuda gli rubano la tv e per lui è un disastro, perché con quella ci guarda Pippo Baudo, ma soprattutto ci tiene lontano suo padre, che se scoppia il silenzio esce per menarlo.
La verità è che Giuda non ha più niente, nemmeno il suo nome di battesimo. Gli rimangono solo un gatto e i demoni nascosti negli armadi. Ciò che nessuno è riuscito a prendergli, però, è la dignità e il coraggio.
In questa storia c’è tutta l’Italia, violenta, cinica, buffona, prepotente, credulona, romantica.
C’è un uomo che forse è il matto di un paese che non esiste, che parla un dialetto tutto suo e forse è il riflesso di ciò che non vorremmo mai diventare, ma che in fondo siamo, quando restiamo soli e ci aggrappiamo alle speranze.
Consiglio di Mattia Grigolo
Illustrazione di Ludovica Marani
Amy Hempel, The collected stories, Scribner 2007
Ci sono tre cose che distinguono Amy Hempel dagli altri minimalisti americani, scrittori di racconti brevi, che gravitavano attorno all’ascia editoriale di Gordon Lish: la prima è lo scomponimento del linguaggio, la seconda è una passione enciclopedica per il mondo animale e la terza è che fa scompisciare dal ridere. Nell’opera omnia di Hempel – quattro raccolte di racconti – non c’è una parola di troppo. Ogni frase è concentrata e ragionata, e insieme squarciata e ribaltata. Ogni espressione, modo di dire o motto viene preso in esame, ridicolizzato. E l’utilizzo sapiente dell’humor – la passione di Hempel per la comedy è seconda solo alla sua passione per gli animali – rende leggero e divertente il lavoro cervellotico di spolpamento del linguaggio.
Consiglio di Lucia Formigoni
Illustrazione di Daniela Spoto
Paolo Pasi, Pinelli – una storia, Eleuthera 2019
Che bella la semplicità di questa storia, che limpido il racconto di Paolo Pasi, leggero e malinconico mentre descrive, pagina dopo pagina, una Milano antica e genuina: le case di ringhiera, le trattorie di Porta Ticinese, gli incontri notturni e fumosi a discutere di politica e futuro al dopolavoro. È la storia di un ferroviere questa, e della sua famiglia, e della città in cui vive. Ma è soprattutto una storia collettiva, quella di un’epoca piena di sogni e di inquietudini, la fine degli anni’60 e tutto ciò che gli si arrampicava intorno. C’è il racconto dell’uomo Pinelli, prima che diventasse l’anarchico Pinelli, prima che precipitasse dalla finestra della Questura di Milano, prima che fosse trasformato, da morto, in un simbolo di libertà e di indipendenza. Ci sono pure delle illustrazioni, molto suggestive, di Fabio Santin. E poi c’è il freddo delle notti milanesi, ti viene voglia di alzare pure tu, come Pinelli, il bavero del cappotto, “il collo affondato nelle spalle”.
Consiglio di Movina Mokretic
Illustrazione di Mattia Grigolo
José Emilio Pacheco, Il principio del piacere, SUR 2015
Un libro di Pacheco che racchiude, come già indica il titolo, diversi piaceri: il piacere dell’amore, dello scrivere e il piacere di conoscere il Messico attraverso le multiple voci narranti.
Tenga, si distragga, il racconto horror dell’opera, più che raccontare la misteriosa sparizione di un ragazzino, dipinge con un pennello dalle setole sottili l’orrore di aver seppellito nel dimenticatoio il Messico pre-coloniale. Non è solo il piacere ad essere il filo conduttore che unisce i vari racconti, ma il Messico nella sua totalità: le feroci disuguaglianze sociali, la corruzione e la dimenticata Tenochtitlan, che oggi ricordiamo come Città del Messico.
Il principio del piacere è, quindi, una sintesi perfetta del piacere del ricordare i diversi pianeti che compongono una galassia: il Messico.
Consiglio di Leonetta Bertoldi
illustrazione di Lorenzo Farris
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Simon Rizzi
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