Letture alla moviola è una rubrica mensile curata da Elena Cascio.
Ogni mese selezioniamo per voi, da tutto il mondo, una serie di articoli, interviste, reportage, inchieste, che forse non avete letto, ma a cui vale davvero la pena dare un’occhiata.
The hunt for Asia’s El Chapo – Reuters
Sembra una storia à la Don Winslow, eppure, a quanto pare, l’America Latina non è il solo continente in cui un narcotrafficante può vantare affari d’oro. Il nuovo El Chapo – per alcuni addirittura potrebbe essere comparato a Pablo Escobar – ha un nome e un mercato al cento per cento orientali: Tse Chi Lop sembrerebbe essere a capo di una delle organizzazioni criminali più grandi mai esistite, specializzata nel traffico di metanfetamine, eroina e ketamina nei territori compresi tra il Giappone e il sud del Pacifico, con un fatturato di circa diciassette miliardi di dollari l’anno.
Sardine: in barile o in mare aperto? – Infoaut
Le cosiddette “sardine” sono un movimento venutosi a creare in occasione delle manifestazioni avvenute a Bologna e a Modena nelle scorse settimane, per protestare contro Matteo Salvini e il suo partito in vista delle prossime elezioni regionali del gennaio 2020. Come suggerisce l’attenta riflessione proposta in questo articolo, però, non è tanto interessante sapere “chi siano” queste sardine, quanto tentare di capire a chi si rivolgano con la loro protesta così partecipata. In che modo tenterà, questo nascente movimento, di contrastare le politiche contro le quali è sceso spontaneamente ed energicamente in piazza?
Venezia, sta affondando pure il Mose – L’Espresso
Alla luce della terribile inondazione di Venezia iniziata lo scorso 12 novembre, proponiamo di seguito un’inchiesta risalente al 2016 – e lo sottolineiamo: DUEMILASEDICI – nella quale già si denunciavano palesi carenze, loschi traffici e scandali relativi all’imponente opera di ingegneria civile MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico), progettata con l’intento di proteggere la laguna veneziana da eventuale acqua alta, costata miliardi di euro di spesa pubblica e del tutto disfunzionale. Evviva le grandi opere italiane.
Nueva crónica berlinesa – Revista Nexos
José María Pérez Gay è stato uno scrittore e diplomatico messicano. Nella sua rocambolesca esperienza di vita ha fra l’altro vissuto in Germania. E si trovava proprio a Berlino nei giorni della caduta del Muro. Nel 1990 scrive questo pezzo in cui racconta lo spaesamento di una città e soprattutto dei suoi cittadini di fronte alla riunificazione. Pérez Gay prende il polso della città, ne sente il battito e ne percepisce le aritmie, capendo con larghissimo anticipo che ritornare uniti non sarà affatto facile come previsto.
Straight edge: How one 46-second song started a 35-year movement – Timeline
Se vedete in giro, soprattutto ad un concerto punk o hardcore, un ragazzo o una ragazza con una croce disegnata a pennarello (o addirittura tatuata) sul dorso della mano, significa che segue il movimento Straight Edge. Ovvero: astinenza da alcool, droghe, nicotina e in alcuni casi sesso promiscuo. In questo articolo apparso su Timeline, ci viene spiegato come il testo di una canzone della storica band Minor Threat, datata 1981, sia riuscito a diventare il manifesto di un movimento che esiste da 35 anni.
Perché ci dobbiamo liberare dell’amore romantico – L’Indiscreto
Da sempre la letteratura e il cinema propongono un ideale di amore romantico irraggiungibile o, in tempi più recenti, frustrato e deprimente. La narrazione dell’amore nell’arte è indissolubilmente legata alle condizioni storiche e sociali nelle quali si muove l’individuo – che la produce e che la recepisce – con il proprio immaginario. Gli esempi di opere che propongono uno scenario alternativo, esplorando le potenzialità della poligamia o di un’esistenza diversa all’interno della coppia monogama, si contano sulle dita di una mano, e spesso non conducono ad un lieto fine. Sganciarsi da tale stereotipizzazione è impegnativo, ma avrebbe sicuramente effetti positivi per quanto riguarda le aspettative legate a questo ambito della nostra vita.
Comparative media studies 201: Heterosexual undertones in Top Gun – McSweeney’s
Fra il serio e l’ironico, Max Davison ragiona sul sottotesto di uno dei film più amati del cinema anni ’80, il cui reload, Maverick, è in uscita nel 2020. Storia omoerotica di un gagliardo e Tom Cruise, gay represso che si batte contro il sistema di valori patriarcale della Marina degli Stati Uniti, oppure favola eterosessuale che racconta la storia d’amore tra un pilota maschio arrogante e la sua affascinante istruttrice?
Il declino di Roma – il Tascabile
La discussione pubblica su Roma sembra ignorare le politiche per lo sviluppo urbano attuate negli ultimi anni, attestandosi sui concetti più generici di “degardo” e “decoro”, come quelli unici e fondamentali per recuperare la città. Eppure uno sguardo al passato recente e alle scelte amministrative e un giro nelle “centralità metropolitane”, i moderni quartieri costruiti nella periferia della capitale, sono già sufficienti per mettere in risalto le ferite stagnanti della città eterna, che con un assurdo contrasto è anche una città che muore.
Omaggio a Remo Bodei – Rai Cultura
Il 7 novembre scorso, all’età di 81 anni, si è spento Remo Bodei. Nato a Cagliari, Bodei è diventato uno dei maggiori filosofi contemporanei riconosciuto a livello internazionale. Aveva studiato Hegel, Spinoza e la filosofia politica ponendo al centro della riflessione la tematica delle passioni e “l’uso pubblico” che se ne fa. Il suo ultimo libro, che purtroppo uscirà postumo, si intitola “Dominio e sottomissione”. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale. Quello che proponiamo sono una serie di approfondimenti e interviste contenute nello speciale omaggio che il canale Rai Cultura dedica allo scrittore scomparso.
Life in One of the Whitest Towns in America – The Atlantic
A-N-N-A è una piccola cittadina dell’Illinois. A-N-N-A sta per Ain’t-No-Niggers-Allowed. Un luogo della provincia americana in cui “l’unico nero che abbia mai vissuto in città”, come scrisse il Gazette, è John Sales, morto nel 1916. John è sepolto nel cimitero locale a pochi passi dalla tomba di Anna Pelley, trovata morta nel 1909 e del cui assassinio fu accusato William James, un uomo di colore, che lavorava in una fabbrica della zona, e che venne giustiziato atrocemente a sole 72 ore dal ritrovamento del corpo della donna senza venire sottoposto a processo. Ma come se la passa oggi la città più bianca d’America?
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