Germania Anno Zero è una serie di contenuti attraverso i quali cercheremo di esplorare le grandi trasformazioni politiche, sociali e culturali in atto nel paese tedesco, a un anno di distanza dalle elezioni federali del 2021, che dovrebbero sancire il ritiro definitivo di Angela Merkel.
A oltre 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino, la Germania è oggi una nazione molto più complessa e articolata di quanto venga invece usualmente proposto da una narrativa giornalistica e letteraria spesso stereotipata o centrata su una serie di concetti retorici di culto.
Il nostro sarà un viaggio che terminerà nel novembre del 2021, alla scoperta, in tempo reale,
della nuova Germania contemporanea.
C’è l’anima putrida, insozzata, molle, di una Germania dolce e splendidamente periferica, in questi luoghi che scompaiono, per molti senza essere mai esistiti. Entrarci dentro significa atterrare su un pianeta di fiabe e strabilie, di scollature lattiginose e macchie sui vestiti unti. Dietro la porta di una kneipe esiste un universo altro, un concetto dello spazio differente, un momento del tempo bloccato a un essere tedesco ben lontano da quello conosciuto, sideralmente distante da qualsiasi idea stereotipata di “perfezione” che si ha del modello germanico per eccellenza. È una presenza così potente eppure così silenziosa, stanze piene di birra e di persone, vite “comuni” che in comune con tutto ciò che intorno si trasforma scoprono di non avere più niente. Antiche birrerie, luoghi del popolo nei quali assembrarsi dopo un turno di lavoro, oggi le kneipe sono testimonianza carnale di una Germania che quasi non respira più, accalcata addosso a una tradizione che di tradizionale non ha mai avuto nulla, ma che si cristallizza ora in quanto rappresentazione viva e malinconica di un passato bloccato nel presente, di un’umanità aliena, a suo modo ingenua, babelica e inevitabilmente transitoria.
Pietro Romeo è giornalista e fotoreporter. Ha collaborato e collabora oggi con testate nazionali (Il Fatto Quotidiano, Il Reportage), internazionali (Vice Deutschland), agenzie fotografiche (Parallelozero International Photo Agency). Nel 2019 è stato finalista al Premio Marco Pesaresi (Savignano Immagini) con il progetto fotografico “Emilia’s last dance”, realizzato insieme alla collega Ambra Montanari.
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