9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, curata da Paola Moretti.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Festa Nera, Violetta Bellocchio, Chiarelettere (2018)
Italia, un futuro non troppo lontano e un’umanità disperata (ma a guardar bene, di poco peggiore di quella presente). Dopo un caso di shaming a causa di un servizio molto contestato, Misha, Nicola e Ali – tre giovani documentaristi che amano l’estremo e la provocazione – decidono di rimettersi in gioco e raccontare il nuovo ordine (disordine) che li circonda. In viaggio lungo il fiume della Val Trebbia visiteranno cinque comunità autarchiche, nate dal crescente isolamento degli individui: ci sono quelli che insegnano ai bambini a sparare, quelli convinti di essere sopravvissuti a un’apocalisse, quelli che venerano un misterioso curatore di cui nessuno conosce l’identità. Questo viaggio condurrà i protagonisti a misurarsi con il modo in cui il potere viene usato e abusato da sempre e per sempre.
Consiglio di Giulia Cuter.
Illustrazione di Flavia Trifiletti.
Homo Deus – breve storia del futuro, Yuval Noah Harari, Bompiani (2017)
Cosa hanno in comune Emmanuel Macron e Viktor Orban? Apparentemente nulla oltre all’intellettuale di riferimento. Se i saggi dello storico israeliano Yuval Noah Harari nutrono l’intero spettro delle visioni del mondo è perché non si trovano letture della contemporaneità altrettanto imparziali, eclettiche, illuminanti. “Homo Deus” comincia dove il precedente, fortunatissimo “Sapiens” finisce. Dopo aver (ri)spiegato il successo evolutivo dell’Uomo dalla sua comparsa agli smartphone, Harari ci prospetta il futuro prossimo. Il metodo è invariato: tutte le discipline (dalle neuroscienze alla filologia) concorrono all’interpretazione dei processi storici. Nell’era dell’Antropocene la guerra è obsoleta, la carestia sta scomparendo e quindi con l’aiuto di nanotecnologie e intelligenza artificiale il Nemico Naturale, la morte, è diventato un problema tecnico potenzialmente superabile. Quali sono invece i nuovi pericoli in fatto di felicità, libertà e sopravvivenza per l’Uomo (e per l’ecosistema)?
Consiglio di Alessandro Ronchi.
Illustrazione di Daniela Spoto.
Julian Jaynes, La natura diacronica della coscienza, Adelphi (2014)
Julian Jaynes (1920-1997) è stato uno psicologo sperimentale statunitense diventato famoso per il suo saggio apparso per la prima volta nel 1976, Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza. In questo libro l’autore si fa portavoce di una tesi che, pur rimanendo controversa all’interno dei moderni studi scientifici sulla coscienza, non ha comunque mancato di influenzare in maniera importante gli studi di vari autori. L’assunto principale del libro è che la coscienza sia nata in un preciso momento storico, ovvero prima del sorgere della cultura classica greca, da una struttura psichica che Jaynes chiama mente bilaterale. Prima di questo periodo gli uomini non possedevano nessuna coscienza nel senso di un io consapevole, come è inteso nella moderna accezione del termine.
Il volumetto di cui qui suggeriamo la lettura s’intitola La natura diacronica della coscienza ed è il testo dell’intervento che Jaynes tenne al seminario on Consciousness svoltosi a Venezia nel lontano 1991. Qui, in poche pagine corpose e coinvolgenti, l’autore statunitense ci presenta la sua tesi eterodossa sulla natura storica della coscienza.
Consiglio di Alessandro Borscia.
Illustrazione di Giorgia Atzeni.
102 Chili sull’anima, Francesca Sanzo, Giraldi Editore (2015)
Spesso chi ha problemi di peso si chiede, guardandosi attorno, quale sia il segreto per mantenersi in forma. Come faranno gli altri ad avere questi fisici magri mentre qualsiasi sforzo faccia, tu non perdi nemmeno un grammo? Questo libro di 128 pagine non svela l’arcano mistero, racconta però la personalissima storia di un’obesa che si nascondeva dietro ai chili di salsiccia ingurgitata alle scampagnate, o che dopo aver accompagnato la figlia a scuola, si strafogava di pasticcini al bar. E che ha deciso, all’alba dei suoi 40 anni, di aggiustare il meccanismo che si era inceppato in lei, cominciando a fare dei piccoli cambiamenti nel suo quotidiano. Leggerlo è un modo per trovare l’ispirazione di mettersi in cammino sulla strada del cambiamento.
Consiglio di Elisa Barrotta.
Illustrazione di Francesco Gulina.
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Eva Failla.
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