9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti per Yanez Magazine e curata da Enrica Fei.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Gabriela Ponce, Sanguigna, traduzione di Sara Papini, Cencellada 2023
Edito dalla neonata casa editrice Cencellada, Sanguigna è l’esordio narrativo di Gabriela Ponce, drammaturga ecuadoregna. Con parole oniriche e crudeli, la Ponce ci guida in un viaggio struggente che inizia dalla fine e finisce all’inizio. La protagonista è una donna senza nome che cerca il senso dell’amore attraversando le mancanze, le rotture, il piacere, il dolore, la maternità e le telenovelas.
Per descrivere il libro con delle immagini: un sugo rosso che bolle nel pentolino e schizza sulla parete bianca della cucina. Il sangue grumoso che si stacca dall’utero e va a morire sugli assorbenti bianchi.
Per descriverlo con un album: Hounds of Love di Kate Bush.
In una parola: tormento.
Consigliato a chi ha capito che tenersi la mano non basta per non sentirsi soli.
Consiglio di Maria Teresa Renzi-Sepe
Illustrazione di Salvatore Giovanni Scognamiglio
Annie Ernaux, Il posto, traduzione di Lorenzo Flabbi, L’orma 2014
Ho preso questo libro prima che l’autrice vincesse il premio Nobel. L’ho preso perché mi piacevano il formato, il colore della copertina, la qualità della carta. E poi l’ho preso in quanto ho deciso, sei mesi fa, di dover leggere, per ogni libro scritto da un uomo, un libro scritto da una donna: la mia libreria è involontariamente maschilista, come d’altronde tutte le librerie del mondo. Questo per dire che in realtà non sapevo molto dell’autrice, del suo stile, della storia che questo volume conteneva, e ne sono rimasto immediatamente travolto. Raramente mi è capitato di sentirmi così emotivamente dentro alle parole lette, di vivere in maniera così totalizzante la battaglia di una famiglia e della sua protagonista per conquistarsi uno spazio, il posto, nel mondo. Tutto senza poetismi ridondanti, senza forzature sentimentali, ma anzi, con una progressione intensa e asciutta, che diventa, pagina dopo pagina, una delicata espiazione di tutti i tormenti dell’anima.
Consiglio di Mauro Mondello
Illustrazione di Anna Zaccaria
Jeff Jackson, Mira Corpora, traduzione di Stefano Pirone, Pidgin 2013
Mira Corpora mi ha strappato in due. Ecco qui. Lo stomaco, le vene. Una storia che non ha nulla dell’avvenire eppure si ha la sensazione che tutto è già avvenuto, ma continua a ripetersi. Un romanzo di formazione concluso ancora prima di cominciare. Jeff scappa di casa, dalle radici, da una madre violenta. Jeff scappa dal proprio corpo. Sembra di guardare (leggendo) il Gummo di Korine, il Ken Park di Larry Clark. La costruzione dei personaggi e degli ambienti ipnotici, utopici, irreali, ingabbia il lettore, trasformando la sua in un’esperienza, di formazione, insana. Ci si sente liberi, a lettura conclusa. Ecco qui.
Consiglio di Mattia Grigolo
Illustrazione di Victor Cavazzoni
Éric Builliard, L’addio a Saint-Kilda, traduzione di Dylan Rocknroll, 21lettere 2019
Saint-Kilda è un arcipelago vulcanico di cinque chilometri quadrati, un lembo di terra al largo della Scozia. Abitato per almeno due millenni, nei periodi migliori non ha mai contato più di centottanta abitanti. Nessuno di loro ha mai conosciuto leggi, denaro, scrittura o scienza.
Nel 1930, l’anno dell’evacuazione, a Saint-Kilda era rimasto un pugno di uomini e donne. Trentasei abitanti che hanno guardato al nostro mondo come si guarda a una terra leggendaria.
L’addio a Saint-Kilda è il primo romanzo di Éric Bulliard. Documenta la storia dell’arcipelago, che è esistito lontano. Lontanissimo. È persino riuscito a sfuggire agli occhi di Dio. Racconta di come è stato vissuto, lasciato da pochi per l’Australia, e poi abbandonato da tutti.
Quando ho riposto il libro sugli scaffali, ho sentito dentro di me un’inquietudine terribile. Anche da soli e distanti, sopravvivremmo lo stesso.
Consiglio di Sarah Cipullo
Illustrazione di Michele Pieretti
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Irene Sotgiu
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