9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti per Yanez Magazine e curata da Enrica Fei.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Johanne Lykke Holm, Strega, traduzione di Andrea Stringhetti, NN Editore 2023
Strega è il primo romanzo della scrittrice svedese Johanne Lykke Holm. È anche uno dei libri finalisti al Premio Strega Europeo 2023 e un piccolo paese sulle Alpi. Strega siamo tutte noi. Nel silenzio ovattato di un albergo ancora vuoto, nove ragazze che lavoreranno come cameriere fanno passare il tempo; aspettano gli ospiti dell’hotel che sembrano non arrivare mai. Sistemano le stanze, lavano a terra, imparano a cucinare e a volersi bene mentre l’atmosfera si fa sempre più sinistra.
Strega è un romanzo allegorico che ci racconta della violenza che, in un quotidiano in apparenza innocuo, la cultura patriarcale esercita sul corpo di ogni donna. Corpo che, come ci mette in guardia l’autrice, prima o poi sarà scena di un crimine.
Consiglio di Francesca Addei
Illustrazione di Diana Daniela Gallese
Giulia Scomazzon, La paura ferisce come un coltello arrugginito, Nottetempo 2023
Un memoir sofferto, inseguito e perso di continuo, ritrovato quasi per caso e poi perso ancora. Si mette a nudo, l’autrice, forse perché deve, perché non ha altra scelta, oppure perché chissà, è una possibilità ancora, il tentativo di raggiungere angoli bui e sconosciuti.
Del ricordo, dell’infanzia, della famiglia.
La paura ferisce come un coltello arrugginito racconta un lutto irrisolto, un fantasma che resta appiccicato alla parete come un’ombra. Racconta la vergogna e l’illusione di essere stata, ancora solo per un attimo, una figlia felice, una persona che non si è sentita abbandonata. Diversa. Giulia riesce a scrivere il dubbio di una storia talmente personale e talmente collettiva che diventa non una domanda, ma la più certa delle risposte.
Consiglio di Mattia Grigolo
Illustrazione di Domitilla Marzuoli
Michele Vaccari, Buio Padre, Marsilio Editore 2023
Michele Vaccari torna in libreria con il romanzo Buio Padre. Nell’immaginario borgo ligure di Crinale, Raul, Adamo e Dafne si riuniscono in una chiesa sconsacrata per dare una festa d’addio a Vinicio, costretto a lasciare il paese. Un’alluvione di dimensioni bibliche, però, devasta tutta Crinale e apre una ferita insanabile. Gli abitanti del borgo cominciano ad assumere comportamenti strani e, come posseduti da una misteriosa maledizione, danno voce a vecchi rancori e vendette provenienti da un passato di violenza. Horror, gotico, cultura popolare e elementi da romanzo d’avventura si fondono per restituire l’immobilismo della provincia, il suo rapporto col digitale e i social network, la mancanza di slanci verso il futuro e il confronto fra padri e figli. In un tempo in cui «Google ha smesso di sapere tutto sul serio e adesso fa solo finta di sapere le cose», i protagonisti scopriranno come il destino di una provincia, e più in generale di una società, dipenda proprio dalle nuove generazioni: il fuoco delle lotte di ieri e di oggi è nelle loro mani e, per continuare ad alimentarlo, non devono abbandonare la propria fame di conoscenza e avventura.
Consiglio di Alberto Paolo Palumbo
Illustrazione di Salvatore Scognamiglio
Jonathan Safran Foer, Eccomi, traduzione di Irene Abigail Piccinini, Guanda 2016
Ero Julia, in quella stanza di albergo di tanto tempo fa. Mi piaceva l’idea che qualcuno controllasse il mio corpo. Ma chi mi controllava era Jacob, e io ero anche Jacob.
Mi ritrovavo complice in ogni paura, in ogni rigurgito di pensiero scandaloso; mi vergognavo mentre loro si vergognavano, perché la vergogna è un sentimento taciuto come un segreto che tutti conosciamo e condividiamo senza raccontarcelo. Mi appartenevano la perversione e l’angoscia. Mi analizzavo analizzando Jacob, che è il personaggio che mi è piaciuto di meno, e quello in cui mi riconosco di più.
Questo libro è stato per me uno specchio delle dismeraviglie. Non esiste dismeraviglie, lo so. Ma avevo bisogno di creare un termine che manifestasse la sua intrinseca duplicità: il disprezzo di se stessi e l’amore naturalmente, inconsciamente, necessariamente autoreferenziale che proviamo, anche quando non sentiamo di meritarcelo, anche contro la nostra volontà.
Consiglio di Greta Canestrelli
Illustrazione di Danila Riccio
Leggi tutti i 9 Righe
Leggi tutti gli articoli della Redazione di Yanez
L’immagine di copertina è stata illustrata da Lorenzo Farris
Tutti i diritti delle illustrazioni all’interno di questo articolo appartengono ai rispettivi autori. Temete questo simbolo ©
REDAZIONE
Wale Café
Hobrechtstrasse 24, 12047 Berlin