9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti per Yanez Magazine e curata da Enrica Fei.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Francesca Mazzotta, Gli eroi sono partiti, Passigli Poesia 2021
Quella di Francesca Mazzotta è una poesia affollata di personaggi, oggetti e luoghi segnati da una perdita, diventati rifugi in cui si annida la memoria. Se ne stanno immobili come se il tempo “che non sa di essere tempo” si fosse fermato oppure si muovono in una coreografia che allaccia realtà apparentemente distanti tra loro. È una poesia vertiginosa che spesso nasconde i propri significati dietro ondate di parole di quello che a volte sembra un lungo flusso di coscienza. Li chiude a chiave, dietro codici che solo un lettore concentrato può indovinare. Tuttavia, anche a un’occhiata meno attenta, si rimane affascinati dalla musicalità delle scelte lessicali e da questo originale, malinconico, e alle volte bizzarro, mondo poetico. Gli eroi sono partiti è un dialogo notturno tra i vivi e i morti: tra chi è rimasto e chi è, per l’appunto, partito.
Consiglio di Nicole Stella
Illustrazione di ADA
Gianmarco Perale, Le cose di Benni, Rizzoli 2021
“Giovedì mattina Benni si è data fuoco nel cortile di casa.”
Inizia così, sorprendendo fin dalle primissime battute, Le cose di Benni, romanzo d’esordio di Gianmarco Perale che racconta la storia di Drago e Benni, due ventenni alle prese con un rapporto sbilanciato in cui aspettative e realtà non possono coincidere. È un testo che fotografa benissimo quei rapporti sentimentali giovanili che finiscono per non essere mai del tutto corrisposti e, proprio per questo, diventano sempre più intensi e totalizzanti. Perale usa lo strumento del dialogo in modo contemporaneo e precisissimo, e – procedendo per sottrazione – ci parla in modo tenero e violento di giovinezza, inquietudine e disagio.
Consiglio di Sergio Oricci
Illustrazione di Biagio Finamore
Natalia Guerrieri, Sono fame, Pidgin 2022
In una capitale dall’umore distopico che ricorda capitali ben più reali e vicine, Chiara lavora come rondine e le rondini lavorano al servizio di un’applicazione vigile e presente come un Grande Fratello orwelliano, che le manda da una parte all’altra della città a reperire e consegnare cibo per saziare l’insaziabile voracità dei clienti.
Tra sogni sempre più piccoli e disillusioni sempre più grandi, Chiara continua a lavorare per non avere neanche i soldi sufficienti a riparare la bicicletta con cui lavora e intanto nella capitale iniziano a spuntare fuori corpi di rondini assassinate.
Natalia Guerrieri, in un crescendo di pagine sempre più affilate, racconta la disperazione di tante ragazze e ragazzi che ogni giorno cercano di guadagnarsi una vita e ogni giorno muoiono un po’ di più, lavorando.
Consiglio di Luca Giommoni
Illustrazione di Irene Sotgiu
Fernanda Trías, Melma rosa, SUR 2022
Spezzare il legame con un ex marito, portare avanti il rapporto con una madre estranea, occuparsi di un bambino tutto pancia e denti pronti a divorare ogni cosa. Il figlio d’altri (in casa propria), la madre propria (in casa sua), il marito al confine tra proprio e altrui (in ospedale). Fuori, un vento tossico che costringe a non uscire di casa e a fuggire, la pelle delle persone che crolla squamata, il sistema produttivo alimentare al collasso.
Melma rosa di Fernanda Trías è un romanzo distopico elegante e inclemente, che indaga su cosa ci tiene legati – alle persone alle storie ai luoghi alla vita. E su come l’inizio e la fine, delle storie come del mondo, siano tutto e nulla, indefinibili, personali, aleatori:
«L’inizio non è mai l’inizio. Ciò che confondiamo con l’inizio è solo il momento in cui ci accorgiamo che qualcosa è cambiato».
Consiglio di Eleonora Daniel
Illustrazione di Sofia Bordini
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Salvatore Giovanni Scognamiglio
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