9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti per Yanez Magazine e curata da Enrica Fei.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Veronica Raimo, Niente di vero, Einaudi 2022
C’è una Veronica, che racconta della sua formazione in una famiglia con un padre che costruisce tramezzi e paradossi, un fratello geniale, una madre un tantino ossessiva. C’è uno sguardo insieme distaccato e intenso, che innesca un meccanismo comico fulminante. Le disavventure della non-troppo-bambinaccia Verika/Oca si dipanano in un librino esile, in cui sotto il glaciale strato di ironia (e autoironia, e sarcasmo) si intravedono le fessure di un’ennesima storia di amore e rancore, quella con la propria famiglia, e tutto il reticolato di idiosincrasie che rendono tali un essere umano. È un tributo alla famiglia, ma anche alla scrittura, alla narrazione, e alla memoria. Questa, peraltro, è la risposta alla domanda “ma cosa mi deve importare delle vicende di questa scrittrice romana?”.
Consiglio di Silvia Costantino
Illustrazione di Daniela Spoto
Edoardo Albinati, La scuola cattolica, Rizzoli 2016
La Scuola cattolica è un libro sulla cattiveria degli italiani rimasti ingabbiati dentro un patto demo-atlantico-cristiano che, alla famiglia, ha solo fatto danni. Una famiglia che è stata più attenta a non saltare la messa domenicale che a dare una carezza ai propri figli; una famiglia che è stata, soprattutto, la famiglia borghese. Edoardo Albinati si fa testimone eccezionale degli anni 70 raccontando la germinazione degli eventi orribili avvenuti nel 1975, il Massacro del Circeo, e delle dinamiche all’interno della San Leone Magno, la scuola cattolica che lui stesso ha frequentato. Un autentico grande e fondamentale romanzo italiano sulla storia personale di un uomo, e di un paese giovane, ingenuo, (mal)educato dalla politica e dal cattolicesimo, con lo sputo e il senso di colpa perenne.
Consiglio di Amerigo Biadaioli
Illustrazione di Simon Rizzi
Arkadij e Boris Strugackij, L’isola abitata, Carbonio 2021
Considerata dagli stessi autori come un’opera minore, perché c’è più azione che introspezione psicologica o critica sociale, L’isola abitata è un romanzo che dovrebbe studiare chiunque voglia scriverne uno. L’esploratore spaziale Maksim finisce per un incidente su un pianeta sconosciuto: in ogni capitolo Maksim crede di aver capito tutto del nuovo mondo e puntualmente viene smentito nel successivo; il passaggio da un capitolo all’altro è sempre un salto dalla padella nella brace; l’arco narrativo è teso, punta la fine senza sbagliare mira e ha pochi momenti di bonaccia. Gli autori non si atteggiano a mâitres à penser, non hanno toni morali o didascalici, né spiegano niente del mondo in cui agisce Maksim e lasciano il lettore a lambiccarsi. Per me ce n’è più che abbastanza da superare tante cosiddette opere maggiori e tutta la letteratura di moda.
Consiglio di Flavio Villani
Illustrazione di Biagio Finamore
Francesca Guercio, O d’amarti o morire, Alessandro Polidoro Editore 2021
“L’erotismo del suo sguardo era la mia trappola. Da quando sono morta, osservargli le ciabatte mentre porta giù la spazzatura cambia finalmente la prospettiva”. Non conta chi o cosa vi porti a leggere O d’amarti o morire di Francesca Guercio, il fatto è che non potrete più staccarvene. Ispirata alla cantafavola medievale, caratterizzata da un’alternanza di prosa e versi, questa storia esilarante di dipendenza sentimentale narrata con leggerezza, autoironia e un gusto per la fine caratterizzazione psicologica è pervasa di un’autentica simpatia per ogni tipologia umana. A me ha fatto pensare a “Il cielo può attendere” di Lubitsch; film che, come questo libro, consiglio a chiunque. Garantendo che lo farà morire – non scelgo la parola a caso – dal ridere.
Consiglio di Caterina Iofrida
Illustrazione di Maria Francesca Melis
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