9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, curata da Paola Moretti.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Fiore di Neve e il ventaglio segreto, Lisa See, TEA (2017)
Piedi piccoli, contorti, ripiegati, attorcigliati: la sensazione fisica di un dolore straziante, ma a cui ci si abitua, è la prima traccia empatica di questo romanzo. La Cina dell’Ottocento conserva il ricordo dei minuscoli passi delle donne dai piedi fasciati, piedi che raramente toccano la terra o l’erba, che piuttosto imparano l’eleganza del pavimento casalingo. Piedi che inciampano sbadatamente nei germogli del loro cammino da qualcun altro piantati. Ma è comunque inevitabile l’incontro della propria anima gemella: la coincidenza di una data di nascita, un fisico simile, delle condizioni patrimoniali analoghe, sono caratteristiche che compiacciono il destino, che celebra l’unione (Laotong) di due giovani donne, Giglio Bianco e Fiore di Neve. C’è una nuova lingua da imparare, il Nü Shu, e un amore senza definizione da concedersi, in una condizione atemporale quasi identificabile come “eternità”.
Consiglio di Greta Canestrelli.
Illustrazione di Giorgia Atzeni.
L’ospite d’onore , Joy Williams, Black Coffee (2017)
Può una storia essere, allo stesso tempo, una resa ma anche un canto di speranza? Sì, se a scriverla è Joy Williams. In una provincia americana dove tutto è stato esplorato ma nulla è stato afferrato davvero, i personaggi dei racconti che compongono L’ospite d’onore si muovono incerti, rinunciano alla comprensione e all’essere compresi, trovando negli animali – poco importa se sono moscerini o cani – la forza di continuare a credere.
Questo libro spalanca le finestre e lascia che l’aria entri; a volte è gelida, altre riscalda, ma sicuramente è aria che con un solo soffio riesce a cambiare le cose.
Consiglio di Giulia Muscatelli.
Illustrazione di Lucrezia Chiarle.
Miden, Veronica Raimo, Mondadori, (2018)
Quando un oscuro sociologo della letteratura italiana del futuro sarà costretto a definire la presente stagione editoriale, avrà vita facile a definirla l’età dell’oro delle distopie. Scenario – questo del sociologo – a sua volta distopico: perché poi l’impressione è che diverse distopie recenti assecondino un trend di marketing piuttosto che provare a leggere lo zeitgeist del presente. Oltre al rischio di pregiudizio sul genere letterario, Miden si accolla anche quello di pregiudizio ideologico, perché in odore di #metoo: la storia ruota intorno a un presunto stupro perpetrato in una comunità-utopia. E invece così intelligente è questa scrittura, così acuta nel dipanare le ragnatele psicologiche di una relazione di coppia restituendone grettezze e poesia, che anche il lettore più malizioso dopo poche pagine avrà scordato ogni ottuso pregiudizio – letterario o ideologico – avrà realizzato la necessità di questo romanzo, e finirà per perdersi in uno dei drammi da camera meglio orchestrati degli ultimi tempi.
Consiglio di Peppe Fiore.
Illustrazione di Victor Cavazzoni.
Il leviatano, Paul Auster, Einaudi (2005)
Peter Aaron racconta la storia di Benjamin Sachs, un romanziere ma soprattutto un contestatore e un terrorista. La settima fatica di Paul Auster ha come protagonista un uomo che è una sorta di eroe hobbesiano e che decide di mandare un messaggio chiaro e di ribellione al resto del mondo. Bastano poche pagine per trovarsi ben presto immersi in uno degli universi surreali costruiti meticolosamente da Auster, in un limbo a metà tra realtà e finzione. Leviatano è un romanzo, ma anche una risata sfacciata verso quella che è una deludente realtà politica e sociale di un’America ormai lontana dai tanto decantati valori di libertà.
Consiglio di Mirea Cartabbia.
Illustrazione di Angelica Lena.
L’immagine di copertina è stata illustrata da Eleonora Gambula.
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