9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, curata da Paola Moretti.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Il Tunnel, Ernesto Sabato, Einaudi (1948)
Dalle prime righe, sappiamo già cosa è successo: Juan Pablo Castel, affermato pittore, ha ucciso una donna, Maria Ibriane. Segue con ritmo incalzante la storia di come ciò si sia verificato, trascinandoci nei deliri di un uomo che, nonostante il successo, vive una condizione di isolamento determinata dall’idea che l’arte sia profondamente incomunicabile. L’incontro con Maria cambierà ogni cosa: lei sembra l’unica capace di capire, di aprire un varco nel “tunnel”. Il mondo allora pare ricomporsi, le cose tornare al loro posto, la vita riacquistare un senso. Fin quando anche questa illusione, in un crescendo drammatico, andrà in frantumi. Un libro che arriva come un pugno, costringendo al confronto doloroso con il tema della solitudine e delle nevrosi cui l’esperienza artistica può esporre.
Consiglio di Nora Cavaccini.
Illustrazione di Simon Rizzi.
Il Verbo degli Uccelli, di Farīd ad-dīn ʻAṭṭār, SE (2007)
Se fosse stato scritto e pubblicato oggi, Il Verbo degli Uccelli verrebbe probabilmente salutato come un testo bizzarro, radicalmente nuovo e incatalogabile. Il libro svolge una trama fantastica (gli uccelli vanno in cerca del mitico Simurgh, la fenice, per chiedergli di diventare loro re – fino a scoprire che Simurgh sono in realta’ solo stessi) mescolando dialoghi filosofici, frammenti di teoria mistica, aneddoti, invettive, poesie d’amore, brevi racconti e pezzi di alta retorica. Scritto nel dodicesimo secolo dal grande poeta persiano Farīd ad-dīn ʻAṭṭār, Il Verbo degli Uccelli puo’ essere letto come un manuale spirituale per qualunque epoca, o come un decamerone mistico del medioevo Islamico. Tra le sue righe, il lettore imparerà ad apprezzare la prossimità tra erotismo ed estasi, tra dolore e salvezza, tra ispirazione e annullamento di sé. Un libro prezioso, adeguatamente incastonato nella collezione di gemme pubblicate dall’editore SE. Un ottimo punto di partenza per chi voglia iniziare a scoprire la letteratura persiana, e un passaggio obbligato per quanti si interessino di poesia, di mistica o d’amore.
Consiglio di Federico Campagna.
Illustrazione di Angelica Lena.
La vita davanti a sé, Romain Gary, Neri Pozza (2009)
C’è uno scrittore che è un uomo e a un certo punto si accorge che nessuna cosa importante muore, e allora indossa una vestaglia rossa per nascondere la crudeltà del colpo che si sarebbe sparato in bocca. E se ne va via, perché convinto di aver finito il suo dovere, quaggiù. Si chiama Romain Gary.
C’è anche uno scrittore che non è un uomo reale, ma è solo un nome. Si chiama Émile Ajar. Questo scrittore ha scritto un libro immenso, che narra di un bambino di madre ignota, allevato da una puttana. Un bambino che non è un bambino reale, ma è solo un nome senza data di nascita. Questo libro racconta la vita, la morte e l’amore in un modo tanto commovente e vero che chiunque ha l’obbligo morale di conoscere. Ci sono due uomini, uno reale e uno no, e c’è uno scrittore che con un colpo di pistola se n’è andato restando per sempre. Perché non poteva sapere che il suo dovere, quaggiù, non sarebbe finito mai.
Consiglio di Mattia Grigolo.
Illustrazione di Nuvola Camera.
Le nostre anime di notte, Kent Haruf, NNEditore (2017)
Basta una notte, una di quelle che sgocciolano via al ritmo sempre uguale di pensieri che non hanno intenzione di fermarsi. Il tempo di una notte è anche quello che occorre per leggere questo libro: leggero nella forma, pesante e storto nella sostanza, come un corpo che si trascina dietro 70 anni di vita; decorato da venature che segnano l’età come i cerchi degli alberi. Con Le Nostre Anime di Notte, Haruf ci porta nei luoghi che per i suoi lettori sono casa: ci fa accomodare su una sedia di vimini in veranda, ci offre una limonata e aspetta che arrivi il tramonto per raccontarci la storia di come sia possibile ritrovarsi a vivere una vita intera sforzandosi di seguire i passi scanditi dal dovere e lasciandoci alle spalle, come prezzo da pagare, quello che si desidera essere.
Consiglio di Francesca Addei.
Illustrazione di Luca Di Battista.
L’immagine di copertina è stata illustrata da Victor Cavazzoni.
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