9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, ideata da Paola Moretti e curata da Linda Farata.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Paul B. Preciado, Testo tossico: sesso, droghe e biopolitiche nell’era farmacopornografica,
Fandango 2015
Paul B. Preciado nello scrivere fa esperimento di sé nella maniera più radicale e lucida che possiamo concederci in quanto corpi affetti da pensiero e linguaggio. Testo tossico è un “protocollo di intossicazione volontaria” che ci pone davanti a una discesa nelle profondità recondite del contemporaneo e delle sue tensioni. Preciado conduce, con una fermezza che toglie il fiato, una sperimentazione triplice: la sperimentazione che orchestra su di sé attraverso il testosterone; quella tra i generi letterari, sfidando la linea sottile che divide il racconto della specifica finzione che è la realtà dalla realtà stessa; quella su di noi che leggiamo, accompagnandoci a contemplare, attraverso l’abisso del sé in diffrazione, la storia della nostra (dis-)identificazione.
Consiglio di Irene Pipicelli.
Illustrazione di Luca di Battista.
Venedikt Erofeev, Mosca-Petuškì. Poema ferroviario, Quodlibet 2014
Con la logica affilata e incongruente del gran bevitore, che Paolo Nori ci restituisce in una traduzione spettacolare, Erofeev ce la mette tutta per disorientarci, ma alla fine chi si perde è lui, attraverso Venička, il suo alter ego perennemente sbronzo. In viaggio per andare a trovare una prostituta di cui è innamorato, Venička un po’ si guarda dentro, in una disordinata introspezione, e un po’ chiacchiera con i passeggeri: quello che ne viene fuori è una critica sociale fortemente ironica, che riesce nel miracolo di demolire il mondo sovietico mantenendo lo sgangherato status quo. L’unica certezza è l’alcool, assunto senza sosta. L’alcool di cocktail improbabili descritti in ogni dettaglio. L’alcool degli effetti positivi del “ciclone” (l’ebbrezza) e degli effetti negativi dell’”anticiclone” (i postumi). Eppure, come solo i grandi scrittori russi sanno fare, Erofeev tocca le corde più profonde del nostro cuore e, grazie al sacrificio di Venička, ci troviamo quanto mai vicini a una redenzione.
Consiglio di Flavio Villani.
Illustrazione di Daniela Spoto.
Wisława Szymborska, Letture facoltative, Adelphi 2006
Un “9 Righe” sui generis, a firma di Wislawa Szymborska. La Szymborska, che come poetessa non necessita presentazioni, si presenta qui nelle vesti di lettrice amatoriale, con l’intento dichiarato di parlare di libri ritenuti solitamente poco nobili dai critici letterari: biografie, volumi di divulgazione scientifica, manuali di giardinaggio, ecc. Le sue “recensioni” sono in realtà solo un pretesto per dare corpo a brevi improvvisazioni che, con arguzia e ironia, aprono il campo a riflessioni su temi ben più ampi, spesso di natura filosofica. Ne risulta un corpo di testi brevi che non è zibaldone, non è critica letteraria, non è poesia, non sono racconti ma è come una summa di tutto questo. Il filo conduttore? La capacità introspettiva e lo stile, ancora una volta sobrio e acutissimo, di questa grande poetessa del ‘900.
Consiglio di Nora Cavaccini.
Illustrazione di Giorgia Atzeni.
Nicola Nucci, Trovami un modo semplice per uscirne, Dalia Edizioni 2019
I protagonisti del libro di Nicola Nucci sono due ventenni che vogliono fare la Rivoluzione!™. Una Rivoluzione!™ luminosa, a caratteri cubitali. Una Rivoluzione!™ moderna, alla moda, con i capelli arruffati. Una Rivoluzione!™ con il punto esclamativo. Tra audizioni per trovare il Messia (uno con un certo carisma: Damon Albarn, un piccolo Harry Styles), televoto per dare voce al popolo sovrano, belle ragazze e un marchio forte da stampare su coprisedili per automobili (Rivoluzione!™ o meglio Canta pure tu!™), il lungo dialogo di Nucci si sviluppa attraverso un gioco di ritmo e di posizioni, in cui ogni elemento è al posto giusto e non potrebbe essere altrove, e compone un romanzo coraggioso e contemporaneo che fotografa una generazione.
Consiglio di Sergio Oricci.
Illustrazione di Lucrezia Chiarle.
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Flavia Trifiletti.
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