9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, curata da Paola Moretti.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
L’anarchia selvaggia, Pierre Clastres, Elèuthera Edizioni 2013
Allievo prediletto di Lévi-Strauss e influenza decisiva per Deleuze e Guattari, fa da tramite e cerniera tra due generazioni di pensiero radicale e due ambiti di indagine (l’etnologia e la filosofia), Pierre Clastres è un ponte. Un ponte dimenticato e finito in disuso, specialmente in Italia, fino alla benemerita ristampa di questa silloge di saggi fine anni ’70. Al centro del pensiero di Clastres c’è il concetto di malencontre: la transizione da cacciatori-raccoglitori a pastori-agricoltori e la conseguente nascita della divisione sociale, della gerarchia e dello stato non è una tappa obbligata nelle magnifiche sorti progressive o provvidenziali dell’Uomo bensì un evento accidentale e sventurato, una sorta di catastrofe e dannazione che strappò la specie dallo stato semi-edenico dell’anarchia selvaggia. È una lettura fondamentale per chiunque non si accontenti della critica marxista allo status quo e cerca nel pensiero neoprimitivista una ricognizione alle radici dell’oppressione dell’uomo sull’uomo.
Consiglio di Alessandro Ronchi.
Illustrazione di Flavia Trifiletti.
La casa dell’incesto, Anaïs Nin, Feltrinelli 1992
Leggere questo libro è come immergersi dentro ad un sogno da cui è difficile svegliarsi, entrando in un vortice lasciato libero di scavare dentro l’inconscio di una donna divisa. Forse il libro più audace della Nin, privo di una vera e propria narrazione. Scritto con una prosa surrealista e infinitamente ricca che ci mostra un intricato ritratto della mente dell’autrice. Un viaggio senza freni all’interno degli specchi che costituiscono il caleidoscopio della psiche femminile. Una ragnatela fitta di immagini, suoni, sensazioni, paure, desideri, dalla quale si fatica ad uscirne inalterati. Un racconto unico, allucinato, con cui ogni donna ma soprattutto ogni uomo dovrebbe imparare a scontrarsi.
Consiglio di Riccardo Zamunaro.
Illustrazione di Alice Cantoro.
Famiglie ombra, Mia Alvar, Racconti Edizioni 2017
Mia Alvar è una scrittrice filippina cresciuta negli Stati Uniti. In questi nove racconti il tema della diaspora – i moltissimi filippini emigrati in tutto il mondo e spesso relegati a lavorare nelle fasce dei mestieri più umili con la speranza un giorno di ritornare a casa – si invera in una molteplicità di voci, di storie e di personaggi differenti. Sono ritratti vigorosi e forti, che aprono una porta su una cultura affascinante, a noi remota. E tuttavia, grazie alla sensibilità dell’autrice – capace di ribaltare gli stereotipi in un gioco narrativo – e alla sua stessa esperienza di emigrazione, il lettore scopre che l’immedesimazione è dietro l’angolo e che, in fondo, la realtà raccontata da Mia Alvar è a lui più vicina di quanto non pensi.
Consiglio di Nora Cavaccini.
Illustrazione di Giorgia Atzeni.
L’idiota, Elif Batuman, Einaudi 2018
“L’idiota” è un titolo impegnativo per un romanzo, un richiamo a modelli autorevoli e mostri sacri della letteratura mondiale. Allo stesso tempo, però, “idiota” non è altro che una parola, un vocabolo di uso comune. Sull’onda di una simile contraddizione Selin, la protagonista del nostro romanzo, è una diciottenne abituata da sempre a credersi speciale poiché curiosa e critica, come molte delle sue (in fin dei conti un po’ ingenue) coetanee appassionate di libri. Eppure per affrontare le delusioni, gli attimi unici e talvolta assolutamente non interpretabili della vita reale, le parole dei romanzi non sono sufficienti. Selin, attraverso lo stile riflessivo e divertente al limite del sarcastico di Batuman, realizzerà a proprie spese di non essere poi così diversa da un adolescente – e quindi da un idiota – qualunque.
Recensione di Elena Cascio
Illustrazione di Alessandra Marianelli.
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Beatrice Franzoso.
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