9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, curata da Paola Moretti.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Sirene, Laura Pugno, Marsilio 2017
Le sirene sono esseri femminili fantastici con la coda ricoperta di squame verdi o azzurre, la vagina liscia, invitante, priva di peli. A Underwater la carne di sirena è molto richiesta, e per questo dopo l’accoppiamento in vasca sono destinate a diventare cibo prelibato o oggetto sessuale nei bordelli della Yakuza. La carne da mangiare, la carne da toccare. Apparentemente la riproduzione fra sirene e umani non è possibile. Ma dal rapporto fra una di loro e Samuel, un guardiano delle vasche, nascerà Mia. Una sirena con vaghe sembianze umane a cui Samuel cercherà di regalare un destino diverso.
Laura Pugno racconta un mondo fantastico in cui gli esseri femminili più ambiti non parlano e hanno rapporti sessuali furiosi che fanno impazzire al punto che «quella per le sirene poteva diventare una perversione. Qualche yakuza non riusciva più a andare con le donne normali, neanche con le piccole giapponesi prive di peli come la carne di mare».
Un’opera prima che ha qualche imperfezione tipica di un’opera prima. Piccoli difetti che passano in secondo piano di fronte a una storia magica, per niente simile a tutto quello che avevo letto fino a oggi.
Consiglio di Giorgia Bernardini.
Illustrazione di Beatrice Franzoso.
L’inseguitore, Julio Cortázar e José Muñoz, SUR 2016
La storia del rapporto tra Bruno – intellettuale e critico musicale – e Johnny Carter, brillante e virtuoso sassofonista la cui vita – sempre in bilico tra eccessi e genialità – va perdendosi in una spirale autodistruttiva di droga e alcool, febbre e deliri. Johnny è un personaggio dichiaratamente ispirato alla figura di Charlie Parker, ma il jazz non è solo quello evocato dalla sua storia, è anche nel ritmo sincopato della prosa, dove le parole “inseguono” le note e le note il senso profondo – e tragico – del rapporto tra la vita e l’arte. Preziose le tavole di José Muñoz, che nell’alternarsi dei pieni e dei vuoti, dei bianchi e dei neri, delle luci e delle ombre, ricostruiscono anch’esse il senso delle crepe esistenziali nella vita del protagonista, in un racconto tra i più celebri e belli che Cortazar abbia mai scritto.
Consiglio di Nora Cavaccini.
Illustrazione di Eleonora Gambula.
Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini, Fabrizio Gatti, Bur 2008
Salendo sui camion che attraversano il Sahara, Gatti affronta in prima persona il Viaggio che nell’ultimo ventennio in molti hanno deciso di intraprendere. Testimone delle rapine che queste persone subiscono a ogni confine: torturate e derubate del denaro che hanno a fatica racimolato, investendolo nelle speranze per un futuro migliore, che nella maggior parte dei casi non riusciranno mai a vedere.
Abbandonate nel deserto da gente senza scrupoli. Stranded in posti sperduti, cercando di racimolare il denaro necessario per proseguire. Bloccate in Libia o annegate nel mar Mediterraneo.
E se riescono ad arrivare sulla terra promessa, verranno trattate come bestie a Lampedusa, sfruttate come schiavi nei campi o nei grandi cantieri del nord Italia.
Un libro da leggere da capo a piedi
Un libro da leggere da capo a piedi e che ci dovrebbe far riflettere su come non molto sia cambiato dai tempi della schiavitù: ancora oggi abbiamo la pretesa di trattare come essere inferiore chi, per una casualità, è nato nella parte “sbagliata” di mondo.
Consiglio di Elisa Barrotta.
Illustrazione di Lucrezia Chiarle.
Manhattan Beach, Jennifer Egan, Mondadori 2018
Era dal 2011, quando Il tempo è un bastardo vinse il Premio Pulitzer, che aspettavamo un nuovo romanzo di Jennifer Egan. Poi è arrivato Manhattan Beach, un libro insolitamente tradizionale rispetto allo sperimentalismo estremo dei suoi precedenti lavori. Un romanzo storico che, però, a una lettura più attenta rivela uno spirito tipicamente “egeniano”. New York, Seconda Guerra Mondiale, Anna lavora nel cantiere navale della città e, contro ogni convenzione sociale, vuole diventare la prima donna palombaro. Nel corso del romanzo, Anna si immerge negli abissi per realizzare la sua ambizione, ma è anche costretta ad andare a fondo nel suo passato: perché il padre, molti anni prima, ha abbandonato lei, la madre e la sorella affetta da una grave invalidità fisica?
Consiglio di Giulia Cuter.
Illustrazione di Alice Cantoro.
Leggi tutti i 9 Righe
L’immagine di copertina è stata illustrata da Giorgia Azteni.
Tutti i diritti delle illustrazioni all’interno di questo articolo appartengono ai rispettivi autori. Temete questo simbolo ©
REDAZIONE
Wale Café
Hobrechtstrasse 24, 12047 Berlin