9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti per Yanez Magazine e curata da Enrica Fei.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Ursula K. Le Guin, I reietti dell’altro pianeta, traduzione di Riccardo Valla, Mondadori Oscar Fantastica 2019
Fu Shevek a guidarmi attraverso Anarres, il suo pianeta. Era diverso da Urras, mi piacque, ma mi domandai se avrei mai potuto abitarci. Gli chiesi se si può vivere dentro a un’utopia, se questa, in fondo, tende a coincidere con il suo opposto. Gli chiesi se la distopia, devota all’autodistruzione, non sia in realtà una forzata esaltazione del carattere contraddittorio che contraddistingue l’umanità tutta. Anarres aveva davvero raggiunto un equilibrio, un compromesso?
Shevek, che tra tutti i mestieri che svolgeva era prevalentemente un fisico, mi rispose con una metafora matematica. Mi disse che tirando un sasso a un albero non lo si colpisce mai. Perché considerando che la distanza fra i due oggetti, durante il lancio, si riduce della metà, e questa metà della sua metà e così via, il tempo che impiega il sasso per arrivare a colpire l’albero è infinito. Quindi anche se fisicamente il sasso colpisce l’albero, matematicamente non lo colpisce affatto, non lo raggiunge.
E così Anarres, che aveva trovato il suo equilibrio, e non lo aveva trovato affatto.
Consiglio di Greta Canestrelli
Illustrazione di Michele Pieretti
Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico, Laurana editore 2022
Non è semplice raccontare in 9 righe Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, con tutta la sua coralità di storie, digressioni, registri narrativi, rimandi, personaggi, tutti tenuti insieme dall’odissea tragicomica di Cesco Magetti, milite della Guardia nazionale repubblicana ferroviaria negli anni dell’occupazione nazifascista, costretto a combattere un terribile mal di denti e a redigere in poco tempo una dettagliatissima mappa delle ferrovie messicane per soddisfare ordini che vengono direttamente dalle alte sfere del Reich.
Ma è molto semplice consigliarlo: Ferrovie del Messico è un libro potenzialmente infinito che meritava di essere scritto e che merita di essere letto. È un libro riuscito, e quando si incontra un libro del genere è una fortuna.
Consiglio di Luca Giommoni
Illustrazione di Biagio Finamore
Frank Capra, Il nome sopra il titolo, Minimum Fax 2016
“Non ci sono regole nel fare cinema, solo peccati. E il peccato capitale è la Noia.” Questa l’epigrafe de “Il nome sopra il titolo”, l’autobiografia di Frank Capra. Ho sempre pensato che, se vuoi scrivere un’autobiografia, fai bene ad aver avuto una vita interessante, o sarà, per l’appunto, una noia. Il problema non si pone con Capra che, più che una, di vite pare averne vissute cento. A leggerne, si intuisce da dove venga la fiducia nel futuro che pervade “È arrivata la felicità”, “L’eterna illusione”, “Mr. Smith va a Washington” e altri suoi capolavori. A questo siciliano approdato negli USA bambino nel 1903, con la sua famiglia povera e analfabeta, diventato dapprima ingegnere chimico e poi regista Hollywoodiano adorato dalla critica ma soprattutto, quel che a lui premeva, dalla gente, è toccata in sorte una realtà che supera il più fiabesco dei suoi film.
Consiglio di Caterina Iofrida
Illustrazione di Ludovica Marani
Alessandro Broggi, Noi, Tic edizioni 2021
Eleonora, Maurizio, Norberto e Tania attraversano uno spazio indecifrabile. Il loro camminare in una natura in cui si svelano una flora e una fauna in continuo mutamento è la premessa da cui parte Noi, un testo che traccia una parabola sul post-umano e per il quale è più facile trovare termini di paragone nell’arte contemporanea che nella letteratura. I protagonisti vivono in uno stato simbiotico prima tra loro e poi con le creature vegetali e animali, lo spazio minerale, l’acqua. La prosa di Broggi, inusuale almeno quanto l’architettura del testo, permette di osservare come dalla feritoia di uno zootropio uno spazio sospeso eppure sempre in movimento, e di credere alla promessa di un altro, imminente, passaggio evolutivo.
Consiglio di Sergio Oricci
Illustrazione di Luvi Lombardi
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Flavia Trifiletti
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