9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati, curata da Paola Moretti.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute. Una squadra di illustratori interpreta graficamente le mini-recensioni e disegna le copertine dei libri. Le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Sembrava una felicità, Jenny Offill, NNEditore (2015)
Di questo romanzo scarno ogni parola è essenziale, elidere l’una o l’altra significherebbe mozzare i piedi al gigante che è questa specie di canzoniere moderno. Leggerlo è come seguire con lo sguardo la gittata delle relazioni umane. Paragrafi brevi si susseguono come battiti di un cuore, ogni tanto ne salta uno e ne vengono fuori frasi come:
“Se sei stanco di tutte le cose che possiedi, immagina di averle perse tutte.”
Le cose sono una figlia, l’ispirazione, l’aspirazione a diventare una scrittrice. E un marito fedifrago. Offill ci sussurra frasi strutturate come ponti che conducono a un luogo appartato, in cui andare a riflettere sui rapporti umani e sullo sforzo di tenere in equilibrio le proprie velleità artistiche con la casa e la chiesa. Quel che resta è un testo breve, concentrato come un mappamondo, che ci restituisce un’opera d’arte proprio mentre si domanda come si fa a farla.
Consiglio di Giorgia Bernardini.
Illustrazione di Francesco Glina.
La vespa che fece il lavaggio del cervello al bruco. Le più bizzarre soluzioni evolutive ai problemi della vita, di Matt Simon, Raffaello Cortina Editore (2017)
Nella foresta pluviale, in assenza di vento, un fungo pur di riprodursi ha trovato il modo di “zombificare” una formica: fa cadere una spora che prima si attacca al suo esoscheletro e poi libera sostanze chimiche atte a dirottarne il cervello. Alla formica viene “ordinato” di allontanarsi dalla colonia, di raggiungere una determinata foglia e di morderla; a questo punto la spora uccide l’insetto, emerge dalla sua testa e finalmente si disperde per prolificare… già, neanche in Tarantino. Ma non è il caso più assurdo che troverete in questo divertente libro, popolato da creature straordinarie seppur ciniche. Adatto a chi vuole rispondere a certi quesiti ripartendo dalla natura, dalla sua instancabile capacità di generare – e poi risolvere – i problemi.
Consiglio di Nora Cavaccini.
Illustrazione di Eleonora Gambula.
Americanah, Chimamanda Ngozi Adichie, Einaudi (2014)
Nonostante la cura maniacale dell’autrice nella scelta dei vocaboli che si riflette in un linguaggio precisissimo, la lettura di Americanah risulta al tempo stesso scorrevole e piena di grumi. Questi ultimi a causa degli argomenti trattati. Le questioni globali/ universali come il dividere la propria identità tra due continenti così differenti quali l’Africa e gli Stati Uniti, e la scoperta di cosa siano le relazioni amorose, sessuali, umane, che in questi flussi complicati nascono, si sviluppano e muoiono, sono punti su cui ci sofferma a riflettere.
Unica eventuale pecca, il finale, che alcuni hanno adorato, e altri odiato. Personalmente l’ho trovato adorabile, anche se poco realistico, a differenza di tutto il resto del libro.
Consiglio di Giulia Sosso.
Illustrazione di Alice Cantoro.
Il Futurismo Italiano, a cura di Isabella Gherarducci, Strumenti Editori Italiani (1976)
Mi hanno chiesto di scrivere una recensione di un libro sul movimento futurista italiano. In nove righe. Eccola qui:
1_ Manifesto: non v’è più bellezza se non nella lotta. Ahia.
2_ MA
3_ RI
4_ NETTI . Ahia.
$_ È un libro che parla di cose che, banalmente, oggi concepiamo come banali.
6_ ma IN fondo COSA è veramente BANALE ecosanonloè? Cristo è banale?
/_ Od il Fascismo. Il Fascismo che quando arriva fa Splush oppure Blup.
8_ Però non è un libro banale.
nove_ anzi.
10_ perchè il futurismo è contro e quindi tu non me lo puoi ordinare di farla in nove righe. Ahia.
Consiglio di Mattia Grigolo
Illustrazione di Lucrezia Chiarle
L’immagine di copertina è stata illustrata da Angelica Lena.
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