Letture alla moviola è una rubrica mensile curata da Elena Cascio.
Ogni mese selezioniamo per voi, da tutto il mondo, una serie di articoli, interviste, reportage, inchieste, che forse non avete letto, ma a cui vale davvero la pena dare un’occhiata.
Uccellini – minima&moralia
Una ragazza povera cresciuta in una famiglia povera si sfama giorno dopo giorno cibandosi di libri (in senso figurato) e di uccelli (letteralmente), piccoli uccellini cinguettanti che di notte vanno ad appollaiarsi sul ramo di un albero accanto alla finestra della sua stanza. È così che la ragazza povera diventa adulta, covando un inganno, con la paura che, se mai venisse scoperto, il proprio segreto potrebbe far del male, addirittura uccidere. Un racconto di Giuseppe Zucco apparso su Colla e ripubblicato da minima&moralia.
Il nuovo hip-hop arabo: tra amore e ribellione – infoaut
Nel mondo sconfinato dell’hip hop si sta facendo strada la voce dei rapper arabi, che si muovono principalmente nell’underground, senza l’aiuto di agenti o canali ufficiali a differenza dei musicisti mainstream. Le caratteristiche comuni a questi artisti sono numerose, e quella che forse salta più all’occhio è la necessità di esprimere, attraverso la musica, il bisogno urgente di libertà e opposizione all’autorità.
È pensato per fare schifo: la nuova estetica dell’”Internet Ugly” – KABUL magazine
Avete mai notato quanto facciano letteralmente schifo (esteticamente, in questo caso) alcuni contenuti proposti su internet? Ebbene, tale bruttezza non è casuale, bensì il risultato di una ricercata scelta stilistica. Questo approccio, definito dall’ex editore di Velleywag Nick Doulas con l’espressione di “Internet Ugly”, è il risultato di un’estetica fondata sul dilettantesco, l’ironico e l’autoironico, nonché sulla consapevole ricerca dell’approssimazione.
Verità sul genocidio degli ezidi: l’Italia stava coi curdi sbagliati – Micromega online
Domenica 16 agosto la rivista Micromega ha proposto sul suo portale online un articolo di Davide Grasso tratto dal suo blog. Grasso è un giornalista e scrittore piemontese ed ex combattente YPG, le unità di protezione popolare attive nelle regioni a maggioranza curda nel Nord della Siria. Il contributo di Grasso è di estremo interesse perché fa luce su uno degli episodi più cruenti della storia recente: il genocidio degli ezidi, gli abitanti del Shingal nel Nord dell’Iraq, ad opera dei terroristi dello Stato Islamico, avvenuto nell’agosto del 2014.
Sharing Food, Building Resilience – Hakai magazine
La condivisione di cibo con amici e familiari o di servizi attraverso il volontariato non solo fa stare bene i singoli individui, ma intere comunità. Lo dimostra il fatto che un villaggio in Alaska, nonostante il disastro provocato negli ultimi tre secoli da Russi, Statunitensi e dal costante peggioramento dei fenomeni atmosferici, resiste – e sopravvive – grazie ad una, qui sì, vera e reale e salvifica sharing economy. Perché il livello di benessere di una società si misura anche da quello che è un bene primario: il senso di comunità.
Das Ethos des Forschers – jungle.world
Amanti e detrattori/detrattrici della teoria bourdieusiana, fatevi avanti! In questa intervista Franz Schultheis – professore tedesco per molti anni collaboratore a Parigi di Monsieur Pierre Bourdieu in persona – descrive e discute i punti cardine del pensiero di uno dei sociologi più influenti dell’ultimo secolo.
Dialettica del pop – NOT
Il massimo odiatore musicale probabilmente di tutti i tempi, ovvero Theodor W. Adorno, ha ispirato generazioni di successivi/e critici e critiche musicali. Nel suo saggio “Dialectic of Pop”, ad esempio, la filosofa e musicista francese Agnès Gayraud riprende la critica musicale adorniana, ne sviscera gli aspetti principali (ovvero il modernismo e la dialettica negativa) e propone un immaginario tutt’altro che rassicurante: il pop divorerà se stesso. E se questa affermazione suona troppo estrema, sarà il caso di riguardarsi il video di Adorno che ascolta un brano vaporwave.
La Resistenza di Mimma Bandiera, la Partigiana che l’Italia ha Dimenticato – The Vision
“Il tuo ideale seppe vincere le torture e la morte. La libertà e la giovinezza offristi per la vita e il riscatto del popolo e dell’Italia. Solo l’immenso orgoglio attenua il fiero dolore dei compagni di lotta. Quanti ti conobbero e amarono, nel luogo del tuo sacrificio, a perenne ricordo posero.” Breve storia di Irma Bandiera, partigiana.
The radical history of the headwrap – Timeline
Il copricapo che vediamo spesso indossato dalle donne statunitensi afroamericane ha una storia antica: dall’Antico Egitto all’Africa sub-sahariana, è diventato oggi il simbolo del legame che unisce la tradizione africana a quella della popolazione afroamericana. E che si pone in netto contrasto con il modello di bellezza egemone, quello della white femininity.
Aus der Wendezeit für Corona lernen – transform
Cos’hanno in comune due crisi apparentemente così diverse come quella causata dalla caduta del Muro di Berlino e quella che stiamo attraversando oggi per effetto della pandemia? Sfortunatamente molto più di quanto si possa pensare.
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