9 Righe è una rubrica mensile di consigli di lettura illustrati,
ideata da Paola Moretti per Yanez Magazine e curata da Enrica Fei.
In 800 battute vi raccontiamo delle nostre ultime letture e del perché ci sono piaciute.
Una squadra di illustratrici interpreta graficamente le mini-recensioni e
disegna le copertine dei libri:
le potete vedere a tutto schermo cliccando sull’immagine.
Lucio Leone, La ferita, Alessandro Polidoro Editore 2021
Raccontare di suicidi e di traumi che cambiano l’esistenza è sempre una scelta coraggiosa, farlo con una storia inconsueta dalla delicatezza disarmante non è da tutti. Lucio Leone – classe 1976, fondatore di Wojtek Edizioni – è riuscito nell’impresa con il suo ultimo romanzo, La ferita, uscito lo scorso novembre per Alessandro Polidoro Editore. Protagonista è un uomo con un impiego singolare: entrare attraverso una ferita nei corpi di chi è morto suicida e tentare l’impossibile per evitare che si compia quell’ultimo disperato gesto. Ad aver spinto l’uomo verso quel lavoro è un’immagine della sua infanzia che ha la stessa forza spietata di Cecilia Lisbon – la più giovane delle cinque sorelle protagoniste de Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides –, che vestita di bianco, eterea e assente, si suicida gettandosi dalla finestra della sua cameretta. La ferita è un conto alla rovescia per la propria salvezza e per quella di chi abbiamo amato.
Consiglio di Manuela Altruda
Illustrazione di ADA
Marco Malvestio, Annette, Wojtek 2021
Marco Malvestio nel romanzo Annette parte da una pornoattrice tedesca – Annette Schwarz – e da uno dei suoi più grandi ammiratori – Marco, protagonista e voce narrante del romanzo – e costruisce attorno a queste figure e al mondo della pornografia nel periodo 2002-2014 uno dei romanzi più interessanti degli ultimi anni. Considerando l’alternanza di fiction e inserti saggistici e i frequenti cambi di ritmo e tono della narrazione, Annette potrebbe essere definito un libro di autofiction completamente privo di indulgenza verso sé stessi, un romanzo ibrido, un progetto letterario estremamente articolato e strutturato o semplicemente un grande libro. Un testo che sembra terminare più volte e non lo fa mai, e anche dopo l’ultima pagina lascia dietro di sé tantissimo materiale su cui tornare.
Consiglio di Sergio Oricci
Illustrazione di Domitilla Marzuoli
Andrea Cassini, Non tutto il male. Cronache dalla terra inabitabile, effequ 2021
Tula è una città scavata in un albero. L’albero è malato e, per guarirlo, è stato dato alle fiamme. Dalle fiamme sono comparsi dei fantasmi che si sono legati agli abitanti, assumendo la forma dei loro sentimenti più nascosti. Solo Zero non ha un fantasma. Zero, attraverso un redditizio forum online, aiuta gli aspiranti suicidi a morire. L’incontro con uno strano personaggio, il Cartografo, sarà l’inizio di una missione che nasconde il senso di intere esistenze.
Cassini, con una scrittura in grado di tracciare anche gli angoli di un sogno, consegna al lettore un mondo così preciso e così aperto dove potersi perdere e ritrovare, in un caleidoscopio di metafore, incubi e rimandi a una realtà che, osservandola bene, non è poi troppo diversa dalla nostra.
Consiglio di Luca Giommoni
Illustrazione di Diana Didì Gallese
Zadie Smith, Questa strana e incontenibile stagione, Edizioni Sur 2020
Zadie Smith ha scritto uno di quei libretti piccoli e insignificanti che quando lo si prende in mano, e poi lo si comincia a leggere, è facile dirsi “lo potevo fare anch’io”. Ha questo dono, Zadie Smith, di far sembrare tutto semplice e un po’ stupido ed esageratamente intellettuale. Sembra una figurina hipster, a volte, con il suo stile iperindie e la cultura medio-borghese di chi però ha una storia densa, di chi è partita masticando terra. Però è bravissima a mischiare composizione e società, personale e collettivo, incertezze e convinzioni. In questo piccolo volume di pensieri perplessi, ragionato durante i mesi della pandemia, Smith riesce a tirare fuori meditazioni consistenti, istanti di un’esistenza mutilata senza preavviso, in cui ci ritroviamo tutti insieme a confrontarci, da posizioni differenti, con le medesime paure.
Consiglio di Mascio Mawi
Illustrazione di Irene Sotgiu
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L’immagine di copertina è stata illustrata da Elena Micheli
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