Cos’è una rivista indipendente? Dal punto di vista puramente economico, è un progetto giornalistico che non ha alle spalle un grande gruppo editoriale, ma che prende forma attraverso uno sforzo che parte dal basso. Piccole realtà in cui il direttore creativo impagina anche il giornale, il direttore va in giro a distribuire le copie nei negozi, i collaboratori si impegnano a diffondere tutte le iniziative, i pezzi, le uscite, con amore ed attenzione.
Poi c’è la parte giornalistica, e tutto diventa ancora più interessante. Perché una rivista indipendente è più bella della media delle riviste di grande distribuzione. Ha un progetto grafico più avvincente, scelte di scaletta meno scontate, un’impostazione editoriale che lascia spazio alla creatività e prova a proporre ciò che su altri magazine, quelli grandi e famosi, non si vede mai.
Te le ritrovi fra le mani, queste riviste, e hai la sensazione fisica della passione che sta nascosta fra le pagine, si sente l’odore della cura che è stata messa per realizzarle e ti avvolge un piacere quasi ipnotico di leggerle e sfogliarle.
Londra e New York sono due città che hanno da sempre proposto un panorama all’avanguardia di riviste indie, poi copiate e ricopiate in ogni parte del mondo. Adesso anche Berlino e la Germania si sono ritagliate il loro spazio, con una serie di progetti giornalistici clamorosamente attraenti.
Ve ne proponiamo 7, quelli che a noi piacciono di più.
Berlin Quarterly
Fondata nel 2013 dall’italiano Cesare Alemanni e dall’irlandese James Guerin, questa rivista propone saggi, poesie, fiction e long journalism di altissimo livello. Quello che ci piace molto di Berlin Quarterly, oltre alla scelta fotografica, al formato di edizione, al taglio reportagistico dei pezzi, è la lingua. La rivista è infatti pubblicata in un inglese che sta a metà fra il british e lo statunitense, una sorta di idioma franco dentro cui si rispecchiano con naturalezza tutti gli emigrati del mondo. Attenzione: è stampata a Berlino e porta Berlino nel nome, ma i temi trattati non rispettano alcun limite geografico.
http://berlinquarterly.com/
Fount
Loro amano definirsi un “manifesto per la cultura creativa multidisciplinare”. E in fondo è proprio questo che rende Fount una rivista diversa dalle altre. Qui si incontrano l’arte e il giornalismo, l’economia e le recensioni cinematografiche, il design e la fotografia, messi insieme dall’intenzione di proporre e mettere in contatto idee e progetti. Sembra caotico, ma non lo è. Il sottinteso editoriale è anzi molto preciso e si pone l’obiettivo di riflettere sugli effetti della società globalizzata sul mondo della creatività. La lingua principale è l’inglese, ma all’interno si trovano diversi testi anche in tedesco.
http://fount-magazine.com/
Rosegarden
Fondato nel 2013 da Maren Heltsche e Mario Münster, ecco un magazine interamente pubblicato in una lingua tedesca curata e avvincente. Diviso fra Berlino ed Amburgo, si concentra sul racconto della trasformazione delle città contemporanee, della disgregazione del modello familiare tradizionale, dei momenti quotidiani di vita e di lavoro. Rosegarden (già il nome ci rilassa, Roseto…) documenta lo stile di vita del nostro tempo, in maniera curiosa e con un design grafico appassionante. Le copertine illustrate sono straordinarie e lo sguardo ironico, vivace, con cui ci si avvicina alle storie, ti lascia incollato alla lettura.
http://www.rosegarden-mag.de/
Archiv/E
Edizione limitata, appena 1.500 pezzi. Un formato accogliente, elegante, come se dentro ci fosse un segreto ad aspettarti. Lo pubblicano da Berlino, in self-publishing, due volte l’anno, Lina Göttsch e Anselm Schwindack, due creativi freelance che nel 2015 hanno deciso di avventurarsi nel mondo delle riviste indipendenti. Si parla di lifestyle e cultura, ma con un l’obiettivo puntato sull’universo crossmediale dell’informazione creativa. Contemporaneo e innovativo, il progetto di Archiv/e è quello di convincere i suoi lettori che la carta ha ancora un senso, anche nel tempo della digitalizzazione onnivora di ogni contenuto.
http://archivemag.de/
Occulto
Progetto indipendente con base a Berlino, in lingua inglese, fondato da Alice Cannava nel 2009, la quale si occupa della grafica, delle pubblicazioni e dell’editing. Occulto non è solo una rivista con un nome molto bello, un logo molto bello e un design concept molto bello. Occulto si occupa di scienza in relazione alle arti visive e alle teorie parascientifiche. Occulto magazine propone eventi molto belli, collaborando spesso con l’etichetta trevigiana Boring Machines. La rivista ha un costo che varia, a seconda dei numeri usciti, tra le 10 e le 13 euro, se acquistata sul territorio tedesco, oppure on line, tolte le spese di spedizione.
http://www.occultomagazine.com/
Sand
Letteratura in lingua inglese, due volte l’anno, da Berlino. È questo il progetto di Sand, una rivista dal formato pocket, con attraenti copertine illustrate che ti fanno venire voglia di prendere subito il volume fra le mani. Sand pubblica racconti, poesie e illustrazioni di autori emergenti. Ci piace molto la scelta di proporre i testi non inglesi nella loro lingua di stesura originale, ma con traduzione anglofona a fronte. L’idea è giovane e vincente, un bel gruppo di lavoro capitanato da Lyz Pfister e già divenuto un punto di riferimento per la grande comunità creativa di Berlino alla ricerca di uno spazio di pubblicazione di alto livello.
http://www.sandjournal.com/
Kater Demos
Una rivista che si definisce “utopische Politikmagazin”, il magazine dell’utopia politica, non puoi non amarla. Un gruppo di ragazzi che quattro volte l’anno, con base a Berlino e Colonia, si concentra sulla pubblicazione di un volume che vuol provare a promuovere un’idea della politica vista come un impegno divertente. L’approccio è decisamente umanistico e la struttura editoriale monotematica: ogni numero si focalizza su un tema specifico. Si ragiona sul concetto di libertà e sulla necessità di sostenere lo sviluppo di un sistema sociale più critico e cosciente. Particolare importante: indipendente fino al midollo, su Kater Demos non si accetta alcun tipo di pubblicità.
http://katerdemos.de/
Dove acquistare queste riviste a Berlino – Wale Cafe, Do you read me?!, Motto, Pro qm
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