Secondo alcune credenze popolari di cui non ricordiamo né l’origine né le fonti, tantomeno la veridicità, ascoltare alcune frequenze sonore aiuta a rilassarsi. Yanez ha deciso di spingersi oltre: abbiamo studiato una playlist che possa aiutare nel tragico momento dell’attacco di panico. In questo progetto sono stati coinvolti due psicanalisti, due psichiatri, quattordici musicisti professionisti, quattro parroci ed un Demogorgone.
Per riuscire a tirare fuori una cosa fatta a modino, ci siamo impegnati a decidere un’ipotetica media – totalmente falsa e statisticamente inutile- della durata di un attacco di panico.
L’abbiamo fissata ai 42 minuti e 53 secondi, quindi abbiamo creato una playlist che durasse esattamente quanto il profondo malessere e, anzi, una playlist che riuscisse a spegnere il suddetto mostriciattolo del terrore psicologico mastodontico attanagliato alla gola brutto e cattivo.
Dunque, tre due uno: cuffie sulle orecchie e faccia nel sacchetto di carta.
Danger Mouse & Daniele Luppi – Theme of Rome
Ad un certo punto Danger Mouse e Daniele Luppi s’incontrano per strada, si guardano, si piacciono, si fidanzano il tempo di un album bellissimo e decidono di fare l’amore musicale giocando con le composizioni del Maestro Ennio Morricone. Viene fuori un disco che di vivace ha davvero poco, ma che di emozionante ha molto, ma soprattutto una traccia che va molto bene per il vostro attacco di panico. Questa qui, Theme of Rome.
Durata: 2.18
Brian Eno – First Light
Lo sappiamo, è davvero molto banale mettersi qui a citare Brian Eno in una playlist come questa. Ancora di più questa canzone, in particolare. È vero, ma non siamo qui a fare i creativi. Siamo qui a tirarvi fuori da un attacco di panico. Quindi sparatevi questi sette minuti e cercate di mantenere costante il respiro.
Durata: 7.08
Biosphere – Hyperborea
Restiamo in tema ambient e cucchiamoci la perla di Biosphere, ovvero l’uomo del freddo: famoso per suonare in luoghi improbabili e di difficile “fruizione”, diciamo così. Sappiamo di alcune sue performance su delle montagne, altre in riva a fiumi o sopra ghiacciai. E poi c’è questo video, che dice ogni cosa meglio di qualsiasi altra.
Durata: 5.48
Brambles – To Speak of Solitude
Le Brambles sono le more dei rovi. Oppure i rovi di more. Questa è gente che arriva da Merlbourne. La Telecinesi è la capacità di muovere gli oggetti con il potere della mente. Un uovo di struzzo equivale a circa 25 uova di gallina. Ascoltate questa traccia, mentre il male vi divora da dentro e veniteci a dire se i vostri mostri non se ne tornano nell’armadio.
Durata: 4.18
Minilouge – Old Water
C’è questo disco dei Minilouge, datato 2008. S’intitola Animals ed è diviso in due parti. È un capolavoro. La prima traccia della prima parte s’intitola Old Water, una traccia che ti fa pensare ai tramonti e alla fine di una giornata faticosa. Al momento in cui appoggi la testa sul cuscino e ti accorgi che ogni tuo muscolo è stato, fino a quel momento, in tensione. E poi no.
Durata: 5.23
Asusu – Low Art
Bristol. Costui è uno che, nella realtà dei fatti, è molto più portato per farci ballare. Ma a noi non ci interessa di categorizzare, preferiamo interiorizzare. Inspirare ed espirare. Incrociate gli occhi verso il dito indice parallelo al naso e cercate il vostro animale guida. Low Art non è una canzone, è una serie di suoni metallici combinati in modo che la vostra mente vada via. Il più lontano possibile.
Durata 4.08
Global Communication – 14 31
C’è un album dei G.C. che s’intitola 76 14 pubblicato nel 19 94. Composto da 10 tracce, le quali, nel titolo, richiamano, per l’appunto, la durata. Noi abbiamo scelto 14 31 che dura 14 minuti e 31 secondi. Perché l’abbiamo scelta? Perché non ci sarà altra canzone dentro le vostre cuffie che vi aiuterà ad uscire dal vostro sudatissimo tormento meglio di questa.
Durata: 14.31
Questa Playlist è terminata. Se avete seguito alla lettera le nostre istruzioni, a questo punto dovreste aver passato il vostro attacco di panico ed essere entrati nella media nazionale della durata degli attacchi di panico. Vi consigliamo di ascoltarla quando vi sentirete nuovamente male, scalando, di volta in volta, una canzone, partendo dall’alto. Tipo quando scalate le gocce di Xanax.
In alternativa, un altro utile consiglio è quello di tirarvi degli schiaffi forti in tutto il corpo, sopratutto in testa. Per uscire da un dolore occorre più dolore.
BONUS:
Martha Van Straaten – Fusion Festival 2015
Martha Van Straaten è giovane, bella e suona la musica giusta. Fa la dj e vive a Berlino. Il suo set al Fusion Festival del 2015 è qualcosa che va oltre ogni concezione umana di piacere psichico. Per questa playlist è un toccasana.
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foto di copertina: Evil Dead 2 – screenshot
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