Letture alla moviola è una rubrica mensile curata da Elena Cascio.
Ogni mese selezioniamo per voi, da tutto il mondo, una serie di articoli, interviste, reportage, inchieste, che forse non avete letto, ma a cui vale davvero la pena dare un’occhiata.
Kevin Spacey’s creepy video looks like a cynical attempt at distraction – The Guardian
Ultimamente si è molto discusso del video autoprodotto da Kevin Spacey, nel quale l’attore americano ha messo in scena un sibillino monologo nelle vesti di Frank Underwood, il protagonista di House of Cards, in cui si scorge una mascherata autodifesa dell’uomo-Spacey rispetto alle accuse di molestie piovute su di lui quest’anno. Il Guardian sostiene come questa non richiesta sceneggiata sia in realtà un cinico tentativo di distrazione e permetta a un accusato di crimini non esattamente leggeri (su cui comunque la giustizia ancora deve pronunciarsi) di controllare la narrazione degli eventi.
Viaggio in Sicilia con gli artisti pazzi – Terre Libere
Nel 2017, il sito Terre Libere, intraprende una sorta di viaggio-guida, alla scoperta di alcuni artisti siciliani, apprezzatissimi all’estero e derisi come “scemi del paese” in terra natia. Il sito ne ha scovati nove, distribuiti in tutta l’isola. Di loro cita una breve biografia e dove trovare le opere. Chiude con consigli culinari del luogo.
The Jonestown We Don’t Know – The New York Review of Books
Il 18 novembre 1978, a Jonestown, una comunità internazionale nella Guyana nord-occidentale, avvenne un suicidio di massa che sconvolse il mondo intero. Gaiutra Bahadur, originaria della Guyana e trasferitasi negli Stati Uniti all’età di sei anni, racconta in questo articolo un evento tanto terribile quanto poco conosciuto e analizzato dal punto di vista della comunità afro-americana, degli immigrati neri d’America e di chi è sopravvissuto a quel massacro. Uno sguardo nuovo sul colonialismo americano e sulle ragioni e prospettive nascoste dietro la dicotomia bianchi-neri che da sempre divide e guida un intero continente.
Arbeitsfreies Leben selbstgemacht – transform
Tobi Rosswog, docente, autore e attivista tedesco, ha scritto un libro nel quale suggerisce una serie di riflessioni per arrivare a condurre una vita lontana dal(lo stress da) lavoro retribuito. Se le sue proposte siano valide o meno, spetta ai lettori e alle lettrici giudicarlo. Un punto di vista radicale, non convenzionale e indubbiamente allettante.
Il desiderio dissidente, ieri e oggi – Il Tascabile
Una chiacchierata con Lea Melandri, esponente storica del femminismo italiano. Basterebbe questo per raccomandare la lettura di questo pezzo, ma ci aggiungiamo che si parla di modelli antiautoritari, “lunghi ’68” e considerazioni importantissime sull’oggi, a partire dalla pubblicazione di un’antologia di articoli scritti da Melandri stessa e altri protagonisti dell’esperienza della rivista L’Erba Voglio, fondamentale pubblicazione degli anni ’70. La parola più importante su cui si riflette è “nesso”, e leggendo il pezzo scoprirete il perché.
Yoko Ono: Imagine the future – NME
Vilipesa, ostracizzata, accusata di ogni malefatta del mondo, Yoko Ono è invece una delle voci artistiche più controverse ed importanti degli anni ’70. Musa di John Lennon e sua compagna, attivista politica e artista concettuale, l’ormai 85enne nippo-americana vede oggi riconosciuto il suo peso all’interno del discorso artistico delle avanguardie degli ultimi decenni. Questa lunga intervista concessa a NME riporta il bilancio di una vita a dir poco sfaccettata e concede uno sguardo sull’attualità e il femminismo di questi tempi.
Bastard. Neither of my parents was exactly who I thought they were – The Cut
La storia di Elizabeth non è di certo di quelle in cui capita di imbattersi di frequente: una famiglia spezzettata, la madre che tiene nascosta la vera identità del padre alla figlia, pur di mantenere il segreto di un tradimento. Eppure, ciò che ne sta alla base è qualcosa che ci riguarda tutti: i sentimenti, il valore di una bugia e delle scelte dei genitori che, inevitabilmente, ricadono sui figli. La capacità di comprensione e perdono di questi ultimi. Un bel pezzo sulla vita e la famiglia e le difficoltà che queste, spesso, portano con sé.
In che dio credevano i nostri antenati evolutivi? Intervista a Pascal Boyer – Micromega
Pascal Boyer è un antropologo che studia l’evoluzione delle credenze religiose. In un’intervista apparsa in La mela di Newton, lo studioso spiega che all’interno della grande variabilità religiosa umana sia possibile isolare alcuni aspetti comuni che riconducono ad “agenti cui viene attribuita una mente che desidera (…) e agisce intenzionalmente, in maniera simile a quella umana”. Boyer è fra i protagonisti di quest’affascinante campo del sapere che si propone, in modo interdisciplinare, di indagare un fenomeno, quello religioso, che sfugge a qualsiasi interpretazione scientifica.
Gewöhnung an den Untergang. Eine Analyse der ausgehenden Achtziger als Vorspiel böser Zeiten – Jungle World
Capitalismo, apocalissi, Muri crollati e mondi inquinati: di come il terrore della fine del mondo che pervase la cultura pop degli anni Ottanta si trasformò da fenomeno collettivo ad angoscia privata.
This Poet Powerfully Captures the Struggle of Latinos Who Can’t Speak Spanish – Remezcla
In una manciata di minuti Noel Quiñones ci rivela in rima la difficoltà di sentirsi sempre in una terra di mezzo tra la sua famiglia e il paese in cui è cresciuto: tra l’America Latina e gli Stati Uniti, tra lo spagnolo che non ha mai imparato del tutto e l’inglese, la sua lingua madre. È la storia di generazioni intere che crescono con il senso di colpa di non riuscire a trovare il loro posto, di un’identità poco stabile, in continua trasformazione, piena di rimorsi, di se e di ma.
How long is the perfect book? – The Economist’s 1843 magazine
Un sondaggio del magazine 1843, effettuato sulla base di una serie di trend dedotti dal sito Goodreads.com (una specie di social network per topi da biblioteca), ci dice che i libri più ciccioni sono anche quelli più apprezzati dal pubblico. E se, invece, si trattasse di una suggestione di chi legge, della serie: “Ho faticato tanto a finirlo, questo romanzo lo giudico bello per forza”? Ai posteri l’ardua sentenza.
Faces of an epidemic – The New Yorker
Un reportage fotografico disarmante, ad opera di uno tra i reporter più attuali degli ultimi anni, Philip Montgomery. Siamo in Ohio, nella contea di Montgomery, uno tra i luoghi degli States maggiormente colpiti dal consumo di oppioidi e dai decessi per overdose.
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