Letture alla moviola è una rubrica mensile curata da Elena Cascio.
Ogni mese selezioniamo per voi, da tutto il mondo, una serie di articoli, interviste, reportage, inchieste, che forse non avete letto, ma a cui vale davvero la pena dare un’occhiata.
Addio maestro. Per farla finita con l’idea di autore – Dinamopress
Intorno alla salma di Bernardo Bertolucci danzano i fantasmi di un’epoca. Il Sessantotto, la contestazione di massa, l’autorevolezza politica dell’arte, la classe operaia, il genio. Se nell’elaborazione del lutto scappa qualche lacrima di rimpianto allo stesso tempo si avverte il sollievo della fine di un’agonia. Attraverso il racconto dell’agonia di Maria Schneider, che squarcia la tela dello schermo cinematografico e fa emergere un corpo di donna che soffre. Rovesciando il punto di vista, mostrando gli dei a terra invece che in cielo. Rivelando la paura e la liberazione di aver rinunciato per sempre al sacro.
Cheesy music: Swiss experiment with sound to make cheese tastier – Phys.org
Sì, avete letto bene: a quanto pare esiste un signorotto in Svizzera che intrattiene i suoi formaggi a suon di Led Zeppelin, Mozart o A Tribe Called Quest. Le intense ore di ascolto dovrebbero migliorare le caratteristiche dei formaggi e il loro sapore, alterando la loro presenza fisica almeno quanto la temperatura o l’umidità. I più scettici possono iniziare con una ricerchina sulla sonochimica, per tutti gli altri il consiglio è di mettersi un brie in tasca al prossimo concerto. Sia mai!
Der Idiot von Palermo – Republik
“L’idiota di Palermo”. S’intitola così un bell’articolo pubblicato nell’ottobre 2018 dal magazine svizzero Republik, che fa la storia di Leoluca Orlando, sindaco del capoluogo siciliano per più mandati e attuale primo cittadino. In questa intervista si vengono a sapere informazioni sulla vita di Orlando che ci fanno conoscere meglio la sua figura. Alcuni aneddoti sono veramente sorprendenti, come quando Orlando, da studente, si trovava a Heidelberg e fece la conoscenza dell’autista di Heidegger, un giovanotto americano che poi sarebbe diventato un regista famoso, Terrence Malick.
Per la Resistenza: appuntamento il 7 dicembre alla Scala – Rolling Stone Italia
Claudio Todesco è uno degli ultimi Mohicani, ovvero un giornalista musicale come pochi (ancora) esistono in Italia. Per Rolling Stone ha realizzato un’intervista a Davide Livermore, regista teatrale ma anche scrittore, attore, cantante, scenografo costumista e sceneggiatore. Direttore del CineTeatro Baretti di Torino, la sua città, è il regista di “Attila”, l’opera di Giuseppe Verdi che aprirà la stagione della Scala di Milano il prossimo 7 dicembre. Un’intervista in cui domande non banali portano a risposte vere, appassionate, militanti e consapevoli, che si conclude con una semplicissima verità: “dopo aver visto Verdi a teatro, la gente mica metteva i like. Usciva dal teatro e sparava agli austriaci”.
Yesterday Is a Wild Parrot – wildness
A seguito di un’operazione, il cervello del padre di David Rompf comincia a mostrare segni di cedimento. E allora appaiono dapprima gli orsi, con il pane tostato del Michigan, poi un’avventura in barca, un piano in più nella casa di famiglia. Un piccolo viaggio personale nella comprensione di ciò che prova chi si trova ad accudire qualcuno la cui percezione del mondo si fa sempre più nebbiosa, qualcuno che viaggia tra passato e presente, tra realtà e illusione.
Il mito tossico del “genocidio dei bianchi” – Vice Italia
In questo lungo e approfondito studio basato sull’analisi di fatti recenti avvenuti negli Stati Uniti e in Sudafrica, Leonardo Bianchi racconta come, attraverso le decadi e la geografia, un mito (falsissimo, ovviamente) come quello della teoria del complotto dello “sterminio della razza bianca” è finito per essere abbracciato da Trump e dalla destra europea. Alt-right, stragi e omicidi, Stati Uniti, romanzi distopici, Francia, sostituzione etnica. Tremende teorie cospirazioniste si aggirano per il mondo come fantasmi e, complice internet, si diffondono come virus nelle menti più predisposte a esserne sedotte. Tempi grami, quelli di cui siamo testimoni.
L’Italia e la Grande Guerra senza la retorica nazionalista – Internazionale
A un secolo dalla fine della Prima Guerra Mondiale, in Italia è stato tutto un fiorire di celebrazioni, commemorazioni e… distorsioni su una pagina in realtà incresciosa e davvero poco onorevole della storia del nostro Paese. Quale eroismo, quale onore: Piero Purich racconta in questo articolo come la realtà sia ben diversa e molto meno nobile e, a fronte della retorica nazionalista, questa guerra fu solo un’immensa carneficina, a cui l’Italia si abbandonò lavando col sangue le renitenze alla leva, il pacifismo, le diserzioni e gli ammutinamenti nonché le fraternizzazioni tra nemici. Come per tanti momenti del nostro passato, siamo vittima di un’allucinazione collettiva. Uscirne sarebbe davvero gran cosa. Un articolo fondamentale e che vi farà arrabbiare parecchio.
Le conseguenze della Brexit sui videogiochi – Giornale della libreria
Il futuro del Regno Unito, ad un passo dalla Brexit no deal, non è proprio dei più rosei. Neanche nel settore dei videogiochi, di cui è sicuramente uno dei Paesi di punta, soprattutto grazie all’impiego di menti brillanti provenienti da tutta Europa (e dal mondo). Cosa succederà quando e se le barriere verranno innalzate ufficialmente?
The Pathology of Prejudice – The New Republic
Shannon Brown entra a far parte del KKK fino a quando fugge del marito suprematista bianco e arriva a tenere dei discorsi al Museo della Tolleranza di Los Angeles. Angela King, invece, dopo sei anni di carcere per aver aggredito il proprietario ebreo di un negozio, entra nella cerchia di amicizie di un gruppo di donne giamaicane e fonda l’associazione Life After Hate, per il recupero di coloro che intendono abbandonare gruppi estremisti. Oltre all’influenza culturale ed educativa dell’ambiente in cui si cresce, quali sono le basi scientifiche neurologiche dell’intolleranza razziale e del pregiudizio?
Politico 28, Class of 2019 – Politico
Ogni anno la rivista Politico compila una lista di 28 personaggi le cui azioni, secondo l’opinione della redazione, avranno un effetto concreto su quanto accadrà in Europa. Una volta individuate, le 28 personalità vengono divise in quattro categorie: dreamers, i sognatori; disruptors, coloro che causano disordini, che interrompono e distruggono; doers, coloro che agiscono, che fanno. E poi c’è il numero 1, fuori categoria, il personaggio dell’anno: per il 2019, è Matteo Salvini.
“Komm rein und lern Deutsch!” – Der Tagesspiegel
Questo lungo articolo, che racconta la storia di un professore in Germania e del suo lavoro come insegnante di tedesco ai rifugiati, è stato insignito qualche giorno fa del riconoscimento come “miglior reportage locale” al Reportpreis 2018, la manifestazione in cui, ogni anno, viene premiato il meglio del giornalismo in Germania.
Le iguane, Walt Disney & Papa Ratzinger. Stralci di conversazione con Werner Herzog – Rapporto Confidenziale
Un bell’articolo uscito il marzo scorso su Rapporto Confidenziale, raccoglie alcune delle citazioni di una conversazione tra Werner Herzog e Paul Holdengräber, fondatore e direttore del programma Live della New York Public Library, durante il Kosmopolis, festival della letteratura amplificata, a Barcellona.
Si parla di Walt Disney, del Papa e della natura.
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